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Il progetto lettura d’Istituto e la Giornata della Memoria.

Libri ed albi illustrati accompagnano gli alunni della Gramsci alla ricerca di risposte sulla  Shoah.
In occasione della Giornata della Memoria 2022 l’I.C “A. Gramsci”, attraverso una serie di iniziative ed attività rivolte agli alunni della scuola secondaria di primo grado, ha ricordato le vittime di una delle pagine più tristi e drammatiche della storia dell’umanità con la finalità di sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della pace contro ogni forma di discriminazione.

Il nostro Istituto si dedica alla didattica della Shoah da molti anni soprattutto attraverso i libri perché la scuola è uno dei luoghi privilegiati nei quali si costruisce la democrazia e si preserva la memoria come strumento di indagine.

Le testimonianze di chi ha vissuto l’orrore sulla propria pelle sono fondamentali perché non si dimentichi ciò che è accaduto.

Il nostro dovere in occasione di questa giornata è proprio quello di ricordare due sopravvissuti che la nostra scuola ha avuto l’onore di conoscere e di ospitare: Shlomo Venezia e il nostro concittadino Ennio Borgia.

Le classi 1D e 2D hanno voluto ripercorrere i momenti salienti di questi incontri attraverso la visione di filmati del tempo e soprattutto attraverso la lettura del libro di Shlomo Venezia dal titolo Sonderkommando Auschwitz, la verità sulle camere a gas.

Gli alunni delle classi 1 e 2 D, 1,2 3 F e 1 , 2 e 3 G hanno poi proseguito il proprio viaggio di scoperta e di conoscenza grazie agli albi illustrati.

Alle classi prime le professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi  hanno dedicato la lettura ad alta voce dell’albo L’albero di Anne di Irene Cohen-Janca con le illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello, edito da Orecchio Acerbo.

L’albo che ha vinto il Premio Libro per l’Ambiente 2010 miglior coerenza grafica-testo presenta il racconto della storia di Anna Frank dal punto di vista di un ippocastano che Anna poteva vedere dalla finestra del suo rifugio.

L’albero è da tempo minato da un’infezione fungina e dalle tarme. Nella convinzione di essere prossimo a tacere per sempre, decide di raccontare fatti accaduti più di sessant’anni fa, proprio al numero 263 di Prinsengracht.

“Ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di una ragazzina – Anne il suo nome – il ricordo più vivo. Aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare. La intravedevo appena, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. Curva a scrivere fitto fitto, quando alzava gli occhi il suo sguardo spaziava l’orizzonte. A volte però si fermava sui miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso. Luminoso come uno squarcio di luce e speranza in quegli anni tetri e bui della guerra. Fino a quando, un giorno d’estate, un gruppo di soldati – grandi elmetti e mitra in pugno – la portò via. Per sempre. Dicono che sotto la mia corteccia, insieme con i ricordi, si siano intrufolati funghi e parassiti. E che forse non ce la farò. Sì, sono preoccupato per le mie foglie, per il mio tronco, per le mie radici. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank”.

Il racconto che è stato definito dal Messaggero e dal Manifesto “…poetico, mai retorico e senza sbavature, un libro che infrange le pareti dell’invisibile teca in cui si tende a rinchiudere la memoria…” ha affascinato profondamente gli alunni ispirando diversi laboratori sia di scrittura creativa che pittorico artistici.

Gli alunni della classe 1D, dopo aver ascoltato la lettura dell’albo, hanno prima svolto un lavoro di approfondimento sul proprio taccuino e poi hanno realizzato l’albero della Memoria.

Si tratta di un albero costruito seguendo lo schema di Bruno Munari: sui rami gli alunni hanno posizionato una foglia sulla quale ognuno di loro ha scritto un pensiero, una frase, una riflessione sulla tematica della Shoah.

Anche gli alunni della 2F hanno voluto lasciare un loro messaggio scritto su una foglia di platano; quel platano testimone degli ultimi anni di vita di Anne. Da una piccola finestra, Anne l’ha visto trasformato dallo scorrere del tempo, ed è stato per lei l’unico contatto con il mondo esterno.

La classe 2D, dopo la lettura di diversi testi oltre al libro di Shlomo Venezia tra i quali ricordiamo il Diario di Anna Frank, il bambino con il pigiama a righe  i testi di Liliana Segre, ha realizzato un lavoro creativo collettivo intitolato Il filo della Memoria.

Il filo spinato come simbolo del dolore e della follia umana diventa il filo della Memoria per non dimenticare mai più.

Sul filo della Memoria ogni alunno ha lasciato cadere una lettera indirizzata ad una delle vittime di questa indimenticabile pagina della storia.

Anche in questo caso il progetto lettura ha fornito gli strumenti necessari per raggiungere questo obiettivo come per esempio la mail art; infatti è stato possibile trasmettere un messaggio importante coadiuvato dalla presenza di immagini e disegni.

Un altro albo molto interessante che ha coinvolto le classi 1 e 2 D è stato Nicky e Vera di Peter Sis. L’albo illustrato racconta la storia di un eroe  della Shoah e dei 669 bambini che salvò.

Nel dicembre 1938, un giovane inglese cancellò la sua vacanza in montagna e partì alla volta di Praga per aiutare le migliaia di rifugiati in fuga dal nazismo che si erano ammassate in città. Si chiamava Nicholas Winton e, lavorando notte e giorno da una camera di albergo, raccolse centinaia di nomi e fotografie di bambini da portare in salvo, si procurò il denaro, trovò famiglie disposte ad accoglierli in Inghilterra, organizzò i viaggi, con tanto di documenti ufficiali o contraffatti.

Durante la primavera e l’estate del 1939, mentre l’ombra scura del nazismo si allungava sull’Europa, Nicholas riuscì a far fuggire quasi settecento bambini, soprattutto ebrei, a bordo di otto treni diretti a Londra.

Quando poi la guerra scoppiò e i confini furono chiusi, mise via tutte le carte e non parlò più a nessuno di questa vicenda. La straordinaria impresa di Winton fu scoperta solo cinquant’anni dopo da sua moglie e portata all’attenzione di tutti in un programma televisivo.

Dopo la lettura dell’albo i ragazzi hanno svolto un laboratorio grafico-pittorico sotto la guida della professoressa Isabella Realmuto con l’obiettivo di rappresentare graficamente gli otto vagoni che portarono in salvo tanti bambini.

Un altro albo illustrato molto interessante proposto alla classe 1D è stato Il cavaliere delle stelle, edito da Lapis Edizioni nel 2021, coi testi di Luca Cognolato e Silvia Del Francia, e le illustrazioni di Fabio Sardo.

L’albo racconta la straordinaria storia di Giorgio Perlasca in chiave fiabesca.

La stella di Andra e Tati, il cartoon pluripremiato che ha come protagoniste le due sorelle Bucci scampate all’Olocausto, è stato al centro delle riflessioni sulla Shoah nella classe 1G.

I piccoli alunni della 1 F, invece, sono stati coinvolti nella lettura dell’albo illustrato Il volo di Sara, dell’autrice Lorenza Farina, con le illustrazioni di Sonia M.L. Possentini.

L’albo descrive il commovente incontro tra Sara e un pettirosso in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica, perché la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina. 

I ragazzi hanno voluto lasciare il loro personale messaggio proprio attraverso questo piccolo pettirosso, simbolo di pace e libertà.

Gli alunni della 3 F, invece, si sono cimentati in un compito di realtà, che ha permesso loro di conoscere nuovi aspetti di questa drammatica pagina della storia. 
I ragazzi, in piccoli gruppi o individualmente, hanno lavorato su uno dei seguenti progetti: 1) Un viaggio per non dimenticare, di Dacia Maraini; Il ghetto, di Jan Karski.2) Graphic novel: Maus, di Art Spiegelman; la biografia a fumetti di Anne Frank, di S. Jacobson 3) Qui non ci sono bambini. Un’infanzia ad Auschwitz, di T. Geve. Al termine dell’attività di analisi e comprensione dei vari testi, hanno manifestato le loro considerazioni personali in varie forme espressive come lettere, articoli di giornale, fumetti e pannelli.

Nella classe 3G, guidata dalla professoressa Deborah Tosi, la memoria dell’Olocausto ha assunto le sembianze e la voce della senatrice Liliana Segre, testimone diretta della tragedia e protagonista del libro Fino a quando la mia stella brillerà. La lettura è stata accompagnata da discussioni sul contesto storico e sui terribili eventi che hanno fatto da sfondo alle vicende del romanzo.

I laboratori creativi ai quali hanno partecipato i ragazzi hanno inoltre prodotto numerosi lavori: mail art, libri pop up, disegni, installazioni, lap book, interviste, relazioni e presentazioni multimediali.

Il percorso tra i libri e le testimonianze dirette accompagnerà ancora i nostri ragazzi anche nel corso del secondo quadrimestre perchè la memoria attraverso le loro voci deve continuare a risuonare per sempre.

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Giornata della Memoria: parola ai testimoni

L’Istituto “A.Gramsci” in occasione della Giornata della Memoria ricorda con letture, poesie, lavori creativi anche in digital storytelling con realtà virtuale e aumentata, le vittime della Shoah. Per non dimenticare…
L’Istituto “Antonio Gramsci”, in occasione del giorno internazionale in cui si ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e si commemorano le vittime della Shoah, ripercorre una pagina tragica della storia dell’umanità con numerose iniziative “per non dimenticare mai più”.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 Gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stata istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento Italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 Gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del popolo ebraico e di tutte le minoranze su cui si abbatté la barbarie del nazismo e del fascismo. Nella nostra scuola ogni anno invitiamo i nostri ragazzi a riflettere su quanto è accaduto affinché simili eventi non accadano più.

Queste parole rappresentano un vero e proprio testamento spirituale per tutte le persone che il 15 aprile del 2011 hanno avuto il privilegio e l’onore di conoscere Shlomo Venezia ad Aprilia durante un incontro unico e che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che sono venuti a contatto con la sua testimonianza. 

Nel centenario della nascita il 23 gennaio al Teatro dell’Opera di Roma è stato proiettato un docufilm sulla sua storia che è poi andato in onda in seconda serata sulla Rai il 27 gennaio dal titolo “Il respiro di Shlomo”.

Gli alunni della sezione D della scuola secondaria hanno voluto ricordare Shlomo Venezia con la lettura ad alta voce di alcuni passi più significativi del suo libro “Sonderkommando Auschwitz”e con la visione del video realizzato in occasione della sua presenza ad Aprilia.

Il 27 gennaio è stata, inoltre, l’occasione per ricordare un altro testimone e concittadino che ha portato la sua importante testimonianza anche nella nostra scuola: Ennio Borgia. 

Il progetto lettura anche in questa circostanza ci ha offerto le parole per poter trattare questa tematica così dolorosa e allo stesso tempo delicata.

La scelta è caduta su alcuni albi illustrati che, attraverso immagini e parole, hanno saputo veicolare il messaggio dell’indifferenza con tinte adatte alle sensibilità più profonde.

Gli alunni delle sezioni D ed F,  dopo questa prima fase che ha avuto la lettura al centro dell’approfondimento, sono stati coinvolti  dalle prof.sse Barbara e Cinzia Pedrazzi in diversi laboratori creativi ed espressivi. 

Durante il laboratorio di scrittura sono stati realizzati lapbook, mail art e caviardage dal forte impatto emotivo. Non sono mancati dipinti, disegni e delle vere proprie installazioni.

I lavori di questi ragazzi manifestano la volontà di condividere un messaggio di pace, rappresentano il desiderio di mantenere viva la memoria affinché ciò che è successo non accada mai più. 

Gli alunni della sezione A, guidati dalla prof.ssa Marilena Ferraro, hanno svolto un percorso in digital storytelling tra libri, poster, poesie e realtà aumentata e virtuale.
Il simbolo della “Farfalla Gialla” è tratto da una poesia di Pavel Friedman (7 Gennaio 1921 – 29 Settembre 1944), un giovane poeta che viveva nel ghetto di Terezin (Theriesenstadt) e che morì ad Auschwitz, è stato utilizzato dai ragazzi per partire nel viaggio della conoscenza e scoprire il mondo con occhi diversi.

Compiti di realtà proposti alla fine dell’Unità didattica.Classe I A con Canva Edu:“Anne Frank: io bambina della Shoah leggiamo per non dimenticare”.Partiamo dalla lettura di alcuni brani del Diario di Anne Frank, poi facciamo un viaggio nella sua casa, ora museo, ad Amsterdam. Infine con l’applicazione Canva creiamo dei poster con frasi e poesie volte a non dimenticare.

Classe II A con Cospaces Edu e Mote:“Liliana Segre e Anna Frank: due ragazze della Shoah”Lettura della Biografia di Liliana Segre, visione di alcune interviste, parallelo con la storia di Anna Frank e riflessioni.Realizzazione di uno storytelling in realtà virtuale e aumentata con Cospaces Edu e Merge Cube.
Classe III A con Google Earth:“Primo Levi e le Pietre d’inciampo: i luoghi della memoria”Le “pietre d’inciampo” ricordano al passante distratto che in quella casa ha trascorso un pezzo della sua vita una vittima del razzismo e del genocidio nazisti. Le opere di Primo Levi hanno conosciuto uno straordinario successo di critica e di pubblico e una grande diffusione mondiale. Se questo è un uomo, La tregua, I sommersi e i salvati sono tra le più alte riflessioni sulla follia dei campi di sterminio, sconvolgenti per la lucidità e la pacatezza della scrittura. Primo Levi rifiutò il ruolo di “testimone” per raccontare e vivere quello di “sopravvissuto”, fino a decidere di lasciarci, trent’anni fa, nell’aprile 1987.Se le parole sono come pietre, le parole di Primo Levi, per noi passanti spesso distratti, sono come “pietre d’inciampo”.«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario». Così diceva Primo Levi.
In questa bacheca Padlet troverete tutti i lavori realizzati e il percorso didattico:

Gli alunni delle classi 3 B e 3 C, con i materiali forniti dal prof. Ragozzino Salvatore e caricati sulla piattaforma “Google classroom”, hanno approfondito la giornata della Memoria con la lettura dell’articolo “Quel 27 Gennaio del 1945 ai cancelli di Auschwitz” di Marco Travaglini e, con un video “tour” di Youtube, sono stati guidati attraverso i luoghi storici, simbolo del nazifascimo. Il “tour” ha posto l’attenzione sui campi di concentramento-sterminio di Auschwitz-Birkenau, ricordando tutto quello che accadeva in quei luoghi, attraversando i momenti più bui e crudeli della storia della Seconda Guerra Mondiale.

Inoltre, alcuni alunni della 3 B, dopo aver approfondito l’argomento con la visione del film “Il diario di Anna Frank”, hanno voluto lasciare un segno della loro riflessione, creando una presentazione multimediale e un cartellone. 

Gli alunni della 1C hanno scritto le loro riflessioni su tale giorno, dopo aver ascoltato la prof.ssa Decinti Lucia, che ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza avendo accompagnato i ragazzi ad Auschwitz negli anni passati.

Hanno poi corredato il loro pensiero con un disegno. Infine i ragazzi  hanno ascoltato la canzone “Bambino nel vento” dei Nomadi  spiegata dalla docente.

Anche le alunne e gli alunni del corso G hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla tragica esperienza della Shoah attraverso una serie di contributi articolati su tre diversi livelli di complessità: i “primini” hanno assistito alla visione del docufilm “Andra e Tati; la classe 2G ha ascoltato la lettura ad alta voce dell’albo illustrato “L’albero di Anne” in cui la terribile esperienza vissuta da Anne Frank viene raccontata da un ippocastano che “osserva” dal suo giardino, la ragazzina intenta a scrivere sul suo diario durante la lunga prigionia nella soffitta al numero 263 di Prinsengracht.  La classe 3G, infine, ha avuto modo di riflettere sulla parola Indifferenza, in seguito ad una serie di documenti filmati che avevano come protagonista Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione ed ora Senatrice della Repubblica.  
Esperienza transmediale di riflessione storica ed esplorazione del ricordo collettivo per gli alunni e le alunne delle classi 2E e 3E che, in compagnia del Prof. Cirillo Mario Pio, con emozione tangibile e profonda partecipazione, hanno ricordato le vittime dell’Olocausto in occasione del “Giorno della memoria”. Un percorso di studio, analisi e comparazione dei fenomeni storici attraverso fonti materiali e documenti audiovisivi che hanno condotto gli alunni attraverso le pagine più oscure della storia del Novecento, nel tentativo di capire, esplorare, (ri)scoprire con il fine ultimo e solenne di non dimenticare. 
Ampio spazio, dunque, è stato conferito alle imprescindibili testimonianze letterarie di Primo Levi, Anne Frank, Paul Celan, Joyce Lussu, seguite poi da una rassegna di cortometraggi e brani scelti da audiolibri attraverso i quali gli alunni hanno lavorato sull’ascolto, su percorsi di ricostruzione immaginativa della Shoah e sulle loro stesse emozioni a partire dalla scelta delle “parole-interrutore”, per accendere e tenere viva la memoria dell’Olocausto.
Un viaggio ipertestuale nel tempo che ha portato gli studenti a riflettere sulla straziante realtà storica di quei giorni per guardare al futuro con responsabilità, maturità e consapevolezza. Con la volontà, infine, di tenere sempre al riparo dal vento del pregiudizio e dell’indifferenza la fiammella, inestinguibile, del ricordo. 

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