ATA III fascia, attenzione alla scelta delle scuole e della provincia: fondamentali per occasioni future
Compilare la domanda per l’immissione nelle graduatorie ATA di III fascia desta alcuni dubbi negli aspiranti più cauti. Per questo, è importante specificare alcuni dettagli utili.
Come già anticipato, il decreto ministeriale n. 50 del 3 marzo 2021, che disciplina le immissioni nelle Graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia ATA, prevede che nella domanda l’aspirante indichi sino a un massimo di 30 istituzioni scolastiche della medesima ed unica provincia per l’insieme dei profili professionali cui ha titolo (art. 5, comma 13).
Tra queste 30 scuole è inclusa anche la scuola capofila, cioè quella destinataria dell’istanza.
In un articolo dedicato, la redazione Oggi Scuola ha approfondito l’argomento, illustrando anche come scegliere le 30 scuole.
Quello che va sottolineato è che:
in mancanza di indicazione delle 30 istituzioni scolastiche, resterà considerabili ai fini dell’inclusione nelle graduatorie in questione, la sola istituzione scolastica destinataria della domanda.
Ciò significa che è molto importante indicare come preferenze almeno alcune scuole (e non necessariamente 30) se si vogliono avere più possibilità di ottenere supplenze nel triennio a venire.
Si ricorda che tutte le scuole dovranno trovarsi in un’unica provincia, che può essere una qualsiasi provincia italiana, indipendentemente da residenza o domicilio dell’aspirante.
Come descritto all’art. 1, comma 3 del decreto, sono escluse soltanto le istituzioni scolastiche della regione della Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano.
Si ricorda che presentare domanda per più province comporta l’esclusione dalla procedura in esame ed anche l’esclusione da tutte le graduatorie di circolo o di istituto in cui si chieda l’inserimento o in cui si sia già inseriti.
