Covid, ritorno in servizio per docenti e ATA dopo sintomi gravi e ricovero: l’iter da seguire
Il Ministero della Salute ha diffuso, in data 12 aprile, una circolare con cui si disciplina la riammissione in servizio dopo un periodo di malattia causato da Covid-19.
Tra le varie casistiche presentate dal Ministero, è utile soffermarsi su quella che riguarda i lavoratori positivi che abbiano avuto gravi sintomi ed eventualmente siano stati ricoverati.
Riammissione in servizio di lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero
In situazioni del genere, il Ministero spiega, coloro che si siano ammalati e che abbiano manifestato una polmonite o un’infezione respiratoria acuta grave, anche una volta guariti, potrebbero presentare una ridotta capacità polmonare con possibile necessità di sottoporsi a cicli di fisioterapia respiratoria.
Situazione ancora più complessa è quella dei soggetti che ricoverati in terapia intensiva: questi possono continuare ad accusare disturbi rilevanti anche una volta superata la malattia, la cui presenza necessita di particolare attenzione ai fini del reinserimento lavorativo.
Pertanto, il Ministero ha stabilito che il medico competente, ove nominato, per i lavoratori che sono stati affetti da COVID-19 per i quali è stato necessario un ricovero ospedaliero, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione secondo le modalità previste dalla normativa vigente, deve effettuare la visita medica prevista dall’art.41, c. 2 lett. e-ter del D.lgs. 81/08 e s.m.i (quella precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi), e verificare l’idoneità alla mansione – anche per valutare profili specifici di rischiosità – indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
Articoli utili:
Ecco cosa devono fare docenti e ATA che vengano a contatto con un positivo
