Classi pollaio e pandemia: i sindacati lamentano l’assenza di interventi sull’organico docenti

Il problema delle classi pollaio in Italia esiste da diversi anni, ma mai come quest’anno è indispensabile risolverlo o almeno arginarlo.

Le ragioni per farlo sono tra le più svariate, eppure ce n’è una che non si può sottovalutare: il tanto auspicato ritorno in presenza a settembre, per il nuovo anno scolastico, e la facilità con cui il virus da Covid-19 si diffonde in luoghi chiusi e affollati.

La ex ministra Azzolina aveva provato a risolvere la questione con un progetto poi rimasto incompleto per mancata copertura finanziaria.

Anche il Ministro dell’Istruzione Bianchi oggi ha fatto luce sulla problematica durante un intervento a Radio 24, affermando che ci sia bisogno di “interventi e alcune altre azioni che stiamo mettendo a punto. Il tema della numerosità non è solo di oggi”.

IL PARERE DEI SINDACATI

I sindacati della scuola, dopo aver ricevuto una bozza di circolare sull’organico docenti, fanno sapere che fino ad oggi non sembra siano state adottate misure particolari per arginare il problema delle classi numerose.

La FLC CGIL esprime la necessità urgente di prevedere organici adeguati in questo momento particolare.

Per la CISL, “nessun riferimento viene fatto, nella bozza di circolare, alla situazione di emergenza dovuta alla pandemia e alla conseguente necessità di organizzare la didattica in sicurezza attraverso la formazione di classi meno numerose.”

Dal sindacato UIL, invece, fanno sapere che “l’organico presentato dall’amministrazione è un organico pensato con modalità pre Covid”. Questo non è un messaggio positivo, se si pensa ai tagli di cui la scuola è stata vittima e che hanno condotto a problemi didattici già prima della pandemia.

La delegazione della FGU-Gilda degli insegnanti “protesta e ritiene, a maggior ragione nel contesto pandemico attuale, irricevibile una circolare che non preveda flessibilità e deroghe alla composizione delle classi per garantire il distanziamento e le indispensabili misure di prevenzione della diffusione del contagio.”

La riunione sull’argomento si aggiornerà lunedì 26 aprile.

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