Svolta nei concorsi per docenti: si valuteranno titoli, servizi e prova al pc. Poi un anno di prova e vincolo

Ormai da diversi mesi si parla della rivoluzione che investirà i concorsi pubblici per l’assunzione del personale della Pubblica Amministrazione.

Anche la scuola e gli aspiranti docenti si preparano a conoscere le nuove modalità con cui si semplificherà lo svolgimento dei concorsi per il ruolo.

Al momento il Ministro dell’Istruzione Bianchi sta lavorando con il Mef e Palazzo Chigi per trovare una soluzione lampo da mettere in atto al più presto per reclutare i docenti che saranno in cattedra il prossimo anno.

LE RIFORME DEL FUTURO NEL PNRR

Nel frattempo, da un’analisi del cronoprogramma sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il governo ha inviato a Bruxelles, emerge che un piano di reclutamento docenti per il futuro è già stato messo in piedi.

Come riporta il Sole 24 ore, il Pnrr dedica un ampio paragrafo ad una nuova riforma del reclutamento.

IN questa sezione del Piano il governo stabilisce chiaramente che i concorsi a cattedra verranno semplificati.

La procedura proposta è la seguente:

• prima scrematura sulla base di titoli culturali, servizio svolto e prova computer based;
• formazione di una graduatoria di vincitori a cui assegnare i posti scoperti;
• anno di insegnamento in stile “training on the job”;
• test finale per la conferma in servizio sullo stesso posto assegnato, con l’obbligo di restarci per tre anni.

Queste novità interesserebbero i concorsi banditi a partire dal 2022 ma si potrebbe anche ipotizzare che, accelerando i tempi, anche i concorsi ordinari già banditi potrebbero svolgersi seguendo una formula simile.

In quel caso, i concorsi consisterebbero in una prova unica seguita da un periodo di prova, in linea con le nuove indicazioni dettate dal ministro della Pa, Renato Brunetta.

Secondo i tecnici dell’esecutivo, spiega il Sole 24 ore, “se si decide di correre forse si riesce ad avere una quota di vincitori già per settembre. Evitando o limitando al massimo l’impatto della stabilizzazione-sanatoria” di cui si sta discutendo in questo periodo.