Lo spettacolo nella scatola prospettica
Si narra che Paolo Uccello (1397-1475) fosse un vero patito della rappresentazione prospettica. Vasari racconta come il pittore si esercitasse giorno e notte e che, all’invito della moglie ad andare a dormire, rispondesse estasiato: “Oh, che dolce cosa è questa prospettiva!“.
Quell’entusiasmo è comprensibile: la tecnica della prospettiva era stata da poco messa a punto da Brunelleschi e Alberti e l’idea di poter disegnare in modo realistico la profondità e il volume era qualcosa di sconvolgente. Come scrisse Goethe “Chi per primo in un quadro fissò sul suo orizzonte i punti di convergenza del vario gioco delle linee orizzontali, trovò il principio …
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