Pensieri di Albert Einstein

Pensieri di Albert Einstein scelti da Bruno de Finetti. Pensieri sulla scienza e sull’umanità. Sprazzi di luce sui quali soffermarsi a riflettere.
Albert Einstein (1879 – 1955)
«Conoscere a fondo tute le scoperte e le teorie dovute ad Einstein sarebbe impresa immane per chiunque. Eppure ciò non basterebbe a conoscere appieno la personalità dello scienziato e dell’uomo, se non ci si soffermasse a riflettere su certi sprazzi illuminanti che solo permettono di penetrare nelle radici che affondano nell’inconscio e producono i frutti appariscenti».
Lo scrive Bruno de Finetti nel fascicolo 3-4/1974 del Periodico di Matematiche. Gli sprazzi che de Finetti sceglie per sottoporli …

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Donne che hanno FATTO LA DIFFERENZA in matematica

Ogni anno il 12 maggio, il compleanno di Maryam Mirzakhani, si celebra la GIORNATA DELLE DONNE IN MATEMATICA. La scelta della data dipende dal fatto che la matematica Maryam Mirzakhani è stata una figura importantissima nel panorama scientifico mondiale nonchè l’unica donna ad aver vinto il premio più importante in matematica, la Medaglia Fields. Maryam è purtroppo prematuramente mancata nel 2017 all’età di 40 anni a causa di un tumore al seno.

La Giornata internazionale delle donne in matematica è stata un’iniziativa del Comitato delle donne della Società matematica iraniana ed è stata votata e approvata a Rio de Janeiro nell’estate del 2018 in occasione dell’Incontro mondiale delle donne in matematica, svoltosi nell’ambito del Congresso internazionale dei matematici. Questo quindi è il 4° anno in cui si svolge e ogni anno si ricorda non solo Maryam – anche grazie ad un film a lei dedicato girato tra Canada, Iran e Stati Uniti (Secrets of the Surface: The Mathematical Vision of Maryam Mirzakhani) – ma le donne che come lei sono riuscire a fare la differenza in un mondo, come quello della matematica, predominato dagli

Per celebrare insieme a voi questa giornata importantissima, ho pensato di creare una SPECIALE RISORSA GRATUITA da scaricare e usare con i nostri bambini, in classe e a casa: un pacchetto di 5 schede, una per ognuna delle 5 tra le più importanti matematiche di tutti i tempi, che raccontano della loro vita e di come – andando coraggiosamente contro la loro società e spesso anche la loro famiglia – sono riuscite a FARE LA DIFFERENZA.

Sono certa che la lettura e il racconto delle loro storie in epoche ancora più ostili di questa per l’universo femminile, daremo coraggio a tante bambine e ricorderemo ai loro coetanei maschi che è solo aiutandole ad emergere che il mondo diventerà un posto migliore.

Buona Giornata delle donne in matematica a tutte…anzi a tutti noi: donne e uomini!

Albert Einstein: una vita geniale

Era nato, quando si dice il caso!, proprio nel giorno del Pi greco (14 marzo) del 1879 a Ulma, nel sud della Germania. Parliamo dello scienziato al quale, ormai universalmente, associamo l’immagine del genio. In che modo ha cambiato il modo in cui guardiamo l’Universo? Tra i suoi meriti, per esempio, c’è quello di avere trovato una spiegazione all’effetto fotoelettrico (ovvero sul perché una superficie, se viene colpita da fotoni con la giusta lunghezza d’onda, emetta elettroni), una conquista che gli valse il Premio Nobel per la fisica nel 1921.

L’idea di Einstein si basava sulla “quantizzazione” dell’energia già introdotta da Plank e mise i semi per la nascita della meccanica quantistica.

Niels Bohr e Albert Einstein, due padri della teoria dei quanti. Fu in una delle loro discussioni sul significato fisico della meccanica quantistica che Einstein pronunciò la nota frase: “Dio non gioca a dadi”.
© Wikimedia Commons

Che fisico! Tuttavia l’opera (in due atti) più celebre di Einstein è la teoria della relatività. La prima parte, la teoria della relatività ristretta, venne pubblicata da Einstein nel 1905, il suo annus mirabilis nel quale, nel giro di pochi mesi, pubblicò anche i suoi studi sull’effetto fotoelettrico e l’equazione che associa l’energia alla massa: E=mc².

Con la teoria della relatività ristretta trovò una spiegazione elegante alla costanza della velocità della luce. Cioè sul perché la luce abbia sempre la stessa velocità, sia che la misuriamo andando nella sua stessa direzione, sia che la misuriamo andando nella direzione opposta. Questa nuova concezione di spazio e tempo scalfì l’idea di un Universo statico e assoluto, com’era in Newton, e introdusse il concetto di un cosmo complesso, che in qualche modo dipende dall’osservatore.

Ma fu con la relatività generale, nel 1915, che Einstein si guadagnò un posto tra i padri della fisica. La teoria che aveva elaborato 10 anni prima ora funzionava anche nei sistemi accelerati: Einstein aveva incluso nel suo nuovo e “strano” Universo anche la gravità.

Il mito. Negli anni ’20 la sua popolarità esplose definitivamente ed Einstein si trasformò in una sorta di rockstar scientifica, la prima della storia. Oggi, circa un secolo dopo l’inizio del suo mito, il ricordo non accenna a sbiadire e la sua immagine è ancora il simbolo di intelligenza, l’icona del genio.

Molte frasi estratte dalle sue lettere sono diventate celebri, mentre tante altre citazioni (false, ma verosimili!) gli vengono spesso attribuite anche solo per conferire a un concetto una maggiore autorevolezza. (Se credi si saper distinguere quelle vere dalle false, prova questo quiz.)

Di Einstein sono rimaste celebri anche le sue bizzarrie, come non portare i calzini. Insomma Albert Einstein è sempre più un simbolo dalle mille sfumature, un’icona sfaccettata che unisce il genio, il mito e l’uomo. Tutti noi gli dobbiamo molto!

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Buon compleanno Albert!

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