Satellite russo abbattuto. Lo space commander Friedling: “Minaccia impossibile da fermare. Serve buonsenso e un’Europa unita”
La Russia ha colpito con un missile un proprio satellite in orbita e la nuvola di detriti spaziali, proiettili lanciati a quasi otto chilometri al secondo, ha costretto gli astronauti della Stazione spaziale internazionale a rifugiarsi nelle capsule. Quei detriti resteranno anni o decenni in orbita. Il gesto di Mosca, oltre che essere “irresponsabile” è “una potenziale minaccia”, secondo il generale Michel Friedling, capo del Comando spaziale francese. Quando tutto questo è successo si trovava a Kourou, per assistere al lancio di tre satelliti spia francesi Ceres. Chiamati a scovare sorgenti radio (radar principalmente) nemiche, forniranno anche dati utili per la sorveglianza spaziale. L’opinione di Friedling è che la risposta a questi atti non possa che essere il “buonsenso”, norme decise in sede Onu, e un atteggiamento unito dell’Europa, per affrontare insieme le sfide spaziali, così come in campo civile, anche in quello militare dunque. Ma è presto per parlare
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