Competenze non cognitive? Una contraddizione in termini

Le “competenze non cognitive” sono una contraddizione in termini (come se la scuola dovesse insegnare a NON pensare e a NON sapere) e non hanno alcun senso didattico, pedagogico e psicologico: possono essere però un ottimo grimaldello per scardinare l’istruzione pubblica, incentrata sul valore formativo della conoscenza, e sostituirla con qualcos’altro non dichiarabile esplicitamente (nessuno infatti – per ora – è così spudorato da sostenere che l’educazione possa fondarsi sull’ignoranza).

L’elenco delle “competenze non cognitive” stilato da Maurizio Lupi (“l’apertura mentale, la capacità di collaborare, la sicurezza personale, la capacità di prendere iniziative, di pensare per problemi, la capacità di auto-regolarsi, l’affidabilità, l’adattabilità”) è grottesco sia …..

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