Nomi maschili con la Q

In questa sezione potete trovare l’elenco dei principali nomi maschili con la Q usati in Italia. Per ciascun nome troverete anche la sua origine e il significato.

Nomi maschili con la Q QUARTO
Origine: latina.
Significato: “quarto nato”.QUASIMODO
Origine: letteraria.
Significato: ignoto.
Curiosità: il nome fu inventato da Victor Hugo per il protagonista del romanzo Notre-Dame de Paris.QUINTILIANO
Origine: latina.
Significato: “nato a luglio”.QUINTINO
Origine: latina.
Significato: “quinto nato”.QUINTO
Origine: latina.
Significato: “quinto nato”.QUINZIO
Origine: latina.
Significato: “quinto nato”.QUIRINO
Origine: latina.
Significato: “protettore pacifico”.
Curiosità: Quirino era una divinità sabina, un dio-guerriero che proteggeva gli uomini liberi. …..

Continua la lettura su: https://portalebambini.it/nomi-maschili-q/ Autore del post: Portalebambini Fonte: https://portalebambini.it/

Articoli Correlati

Come stava in piedi la cattedrale di Notre-Dame?

Notre-Dame, simbolo di Parigi, costruita tra il 1163 e il 1250, è la prima cattedrale in stile gotico a essere stata progettata con rinforzi in ferro per tenerne insieme le pietre. L’incendio divampato il 15 aprile 2019 ha danneggiato gravemente la cattedrale, ma il successivo restauro ha consentito al team di ricercatori, guidato da Maxime L’Héritier dell’Université Paris 8, di condurre un’analisi dettagliata del processo di realizzazione della chiesa parigina, che ha portato a risultati sorprendenti sui materiali di costruzione impiegati nell’antica cattedrale gotica.

Un cantiere secolare. La storia della costruzione di Notre-Dame iniziò nel Medioevo, quando nel 1160 il teologo Maurice de Sully, vescovo di Parigi, ordinò di erigere una nuova cattedrale, con pianta a croce latina e due torri campanarie, destinata ad accogliere una popolazione sempre più numerosa. Tre anni dopo, la prima pietra venne posata da papa Alessandro III.

Un’impresa eccezionale. Al momento della sua costruzione, Notre-Dame era l’edificio più alto mai eretto: raggiungeva un’altezza di 32 metri. Questo record fu reso possibile dalla combinazione di una serie di innovazioni architettoniche, come la recente scoperta dell’utilizzo del ferro come rinforzo.

Diamo i numeri. Nel 1182 fu consacrato l’altare maggiore. Il coro, la facciata ovest e la navata principale furono completati nel 1250, ma occorsero altri 100 anni per ultimare portici, decorazioni e cappelle. Soltanto per la carpenteria vennero impiegate 1.300 querce (pari a 21 ettari di foresta, circa 30 campi da calcio).
Nel 1300 furono completati gli archi rampanti, strutture esterne che servivano a sostenere il tetto e le pareti, lasciando così libere le pareti interne, per dare più slancio all’edificio. Durante il restauro del XIX secolo è stato aggiunto il pinnacolo, che eleva la cattedrale fino a un’altezza di 96 metri (guglia inclusa).

Il segreto del successo. La cattedrale inaugurava lo stile gotico, una novità per l’epoca. Inizialmente la parola “gotico” (“dei Goti”, cioè nordico), coniata nel Rinascimento, aveva un’accezione negativa: voleva sottolineare la differenza tra ciò che era barbarico (e medioevale) e ciò che si rifaceva alla classicità.

Lo stile gotico, in realtà, aveva caratteristiche uniche e innovative. Per la prima volta cercava di illuminare gli interni delle chiese, attraverso grandi vetrate dipinte. Inoltre, vantava tre elementi architettonici che lo distinguevano dagli edifici del passato: all’interno le ogive (dette anche “costoloni”) e le volte a crociera, all’esterno gli archi rampanti.

Declino e abbandono. La chiesa subì gravi danni e razzie durante la Rivoluzione francese e rimase in condizioni precarie fino alla pubblicazione, nel 1831, di Notre-Dame de Paris, il best seller di Victor Hugo.

Fu il grande successo del romanzo a convincere i francesi a restaurare la cattedrale.

Restauro poco fedele. A partire dal 1845 iniziò l’intervento degli architetti Jean-Baptiste Lassus ed Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc. Fu quest’ultimo che aggiunse i famosi gargoyle, figure grottesche poste come doccioni, per canalizzare il deflusso dell’acqua piovana, e che ridisegnò la guglia centrale, detta la flèche (la freccia), al posto di quella medievale. La fece affiancare da quattro gruppi di statue in rame che raffigurano i 12 apostoli e tutte guardano verso la città. Solo una, quella di san Tommaso, che ha il volto di le-Duc, è rivolta verso la guglia.

Il segreto dell’equilibrio di Notre-Dame sono due elementi costruttivi, i contrafforti e gli archi rampanti, usati per scaricare il peso della navata centrale. L’altezza della navata e lo spessore dei muri richiesero l’uso di archi rampanti esterni. La copertura, realizzata con volte a crociera, permetteva al peso di essere concentrato sulle colonne e consentiva l’apertura di grandi finestre, ampliate nel XIII secolo per dare più luce all’edificio.
© Clari Massimiliano / Shutterstock

Distruzione e ricostruzione. Dopo l’incendio del 2019, sono venute alla luce parti mai viste della struttura della Chiesa, che nascondono indizi su un possibile uso del ferro nelle varie fasi della sua costruzione. Attraverso la datazione al radiocarbonio, analisi microscopiche e chimiche su 12 campioni di ferro, usati per tenere insieme le pietre in diverse parti della costruzione, comprese le tribune, le navate e la zona superiore, i ricercatori hanno scoperto che queste primordiali “putrelle” risalgono effettivamente alle prime fasi della costruzione dell’edificio.

Il 15 aprile 2019 Notre-Dame è stata gravemente danneggiata da un incendio che ha portato al collasso del tetto e della flèche. L’edificio,

Percorsi abilitazione docenti, le pagine delle Università che stanno attivando i corsi e le classi di concorso accreditate (AGGIORNAMENTO del 13 marzo)

Percorsi formativi abilitanti per l’insegnamento, la macchina organizzativa ai è messa in moto: sono già partiti i corsi da 30 CFU a beneficio dei docenti che devono conseguire un’altra abilitazione. Nei prossimi giorni sono attesi i decreti di attivazione che daranno il via alla pubblicazione dei bandi. Molte Università hanno provveduto ad aprire una propria pagina di riferimento in merito all’attivazione dei percorsi abilitanti per la scuola secondaria.

Percorsi abilitanti, le Università che hanno attivato le pagine di riferimento e le classi di concorso già accreditate (aggiornamento del 13 marzo)

Il decreto di accreditamento del Ministero dell’Università si fa ancora attendere: senza il decreto MUR, infatti, gli atenei non possono ancora pubblicare i bandi con l’offerta formativa e la procedura per le iscrizioni. Il MUR, tuttavia, in data 20 febbraio, ha pubblicato una Nota in cui le Università vengono autorizzate alla pubblicazione dei bandi per i percorsi abilitanti da 30 CFU: a questo indirizzo, è possibile consultare i percorsi da 30 CFU attivati e le Università che, invece, non li attiveranno quest’anno.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Università hanno presentato, in data 28 febbraio, i decreti di attivazione che avvieranno, a breve, tutti i percorsi abilitanti: si tratta, complessivamente, di 1515 percorsi abilitanti, con 61 decreti di accreditamento per le Università e 30 per le istituzioni AFAM. Il MUR, il 29 febbraio, ha pubblicato l’elenco, aggiornato al 7 febbraio, dei percorsi abilitanti accreditati.

Le pagine aperte dalle Università telematiche

Università telematica Unicusano – Classi di concorso richieste: A022, A028, A048 e A027. Si comunica che il CISF – Università Niccolò Cusano ha ottenuto l’accreditamento ministeriale di tutti i percorsi di formazione iniziale dei docenti richiesti  (scarica il decreto).L’Ateneo resta in attesa dei Decreti Attuativi per la pubblicazione dei relativi bandi e per l’apertura delle iscrizioni.

Università telematica eCampus – Classi di concorso richieste: A11 – A12 – A13 – A18 – A19 – A22 – A23 – A26 – A27 – A28 – A45 – A46 – A47 – A48 – A49 – A54 – A01 – A04 – A05 – A08 – A09 – A10 – A17 – A62. Ulteriori Classi di Concorso richieste dall’Università degli Studi Link Campus – pagina – A24 – A25 – A21 – A03 – A07. Elenco classi di concorso già approvate per Link Campus University (decreto MUR N. 335 del 7 febbraio 2024). L’Università telematica eCampus ha indetto un secondo ciclo per i percorsi da 30 CFU: il calendario completo delle lezioni.

Università telematica Giustino Fortunato – Elenco delle classi di concorso richieste ed approvate: A-12, A-18, A-28,  A-45,  A-46,  A-48,  A-49,  A-60,  AB24.

Università telematica Pegaso Napoli – La pagina dedicata. Elenco delle classi di concorso accreditate. L’ateneo si avvarrà della collaborazione delle seguenti istituzioni:

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000