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LEZIONI DI CORSIVO

24
Nov

LEZIONI DI CORSIVO

By Luciana Alberto e Sonia Fraietta

COME, QUANDO E PERCHÉ RENDERLE UN PIACERE

Tanto si è dibattuto e ancora si discute sull’utilità del corsivo. C’è chi sostiene che sia utile alla fluidità del pensiero e chi obietta che sia discriminante nei confronti di coloro che hanno disturbi nell’apprendimento.

E allora perché insegnarlo? 

Perché significa conservare la tradizione della manualità della scrittura che cura i particolari con precisione e senso estetico e perché è una forma di arte a tutti gli effetti. La scelta di scrivere in corsivo è quindi un privilegio che dobbiamo consentire a tutti i bambini fornendo loro le basi per potersi appassionare.

Quando presentare il corsivo?

Ritengo consigliabile presentare il corsivo in un secondo tempo rispetto all’apprendimento della letto-scrittura.

In questo modo i bambini saranno già in grado di impugnare in modo corretto la matita, avranno già eseguito esercizi di prescrittura e scrittura e sapranno anche leggere ciò che scrivono.

Si è sperimentato che iniziare con 15 minuti di lavoro al giorno, creando l’attesa di quel momento, rende il corsivo desiderabile e mantiene viva la concentrazione.

Al termine dei 15 minuti è bello fare i complimenti a tutti i bimbi con un applauso e successivamente concedere qualche minuto di rilassamento attivo con movimenti del corpo a ritmo di musica.

Come approcciare al corsivo?

Il momento è speciale e serve una “colonna sonora”: una musica serena che aiuti la concentrazione.

La preparazione così diventa quasi un rito perché richiama tutte le attenzioni per i dettagli: quaderno, matita, temperino, gomma sul banco, posizione corretta della seduta, della mano appoggiata al quaderno e della mano che impugna la matita e… si parte!!!!

L’apprendimento del corsivo, svincolato dalla lettoscrittura,  potrà così seguire il criterio di presentazione delle lettere per la loro posizione negli spazi della rigatura di prima: dapprima le lettere nello spazio piccolo (il prato), poi le lettere che vanno verso l’alto( il cielo), verso il basso (le radici) e infine le maiuscole.

All’inizio si potrebbe utilizzare la rigatura di quinta  o la quadrettatura di un centimetro in uso uso per l’ apprendimento della letto-scrittura in  stampatello maiuscolo, così da imparare le prime lettere, le vocali e le consonanti  C M N R S V Z,  occupando tutto lo spazio tra riga e riga o di un intero quadretto. A seguire si scriveranno  le sillabe e le parole composte da queste lettere e,  quando i bambini saranno pronti a rimpicciolire la scrittura,si userà metà dello spazio.  Infine  si potrà trasferire il tutto sulla rigatura e quadrettatura di prima.

Famacademy presenta alcuni video esemplificativi di un percorso di apprendimento del corsivo sul quaderno piccolo con la rigatura di prima. Possono servire ai bambini durante la DDI oppure come spunto per gli insegnanti. A seconda della risposta dei bambini, si può  decidere se ripetere più volte l’esercizio o se suddividerlo in più tappe, personalizzando così la proposta.

Ringraziando tutte le colleghe, le famiglie ed i bambini che si sono espressi in modo entusiasta sulle prime cinque lezioni, FamAcademy mette a disposizione dei propri iscritti l’intero corso, chiedendo “in cambio” qualche riga di commento.

Per ricevere  l’attestato di frequenza scrivere a Cristina: cristina@famacademy.it

Lezione di corsivo n.1: Propedeutica 

Lezione di corsivo n.2 Lettere sul prato 

Lezione di corsivo n.3 Sillabe sul prato

Lezione di corsivo n.4 Parole sul prato

Lezione di corsivo n.5 Lettere verso il cielo

Lezione di corsivo n.6 Sillabe verso il cielo

Lezione di corsivo n.7 Parole verso il cielo

Lezione di corsivo n.8 Lettere con radici 

Lezione di corsivo n.9 Sillabe con radici 

Lezione di corsivo n.10 Parole con radici 

Lezione di corsivo n.11 Lettere straniere 

Lezione di corsivo n.12 Lettere maiuscole 

Lezione di corsivo n.13 Nomi propri

IL CORSIVO: PERCHÉ, COME E QUANDO RENDERLO UN PIACERE

31
Gen

IL CORSIVO: PERCHÉ, COME E QUANDO RENDERLO UN PIACERE

Perché il corsivo?

Tanto si è dibattuto e ancora si discute sull’utilità del corsivo. C’è chi sostiene che sia utile alla fluidità del pensiero e chi obietta che sia discriminante nei confronti di coloro che hanno disturbi nell’apprendimento.

E allora perché insegnarlo? 

Perché significa conservare la tradizione della manualità della scrittura che cura i particolari con precisione e senso estetico e perché è una forma di arte a tutti gli effetti. La scelta di scrivere in corsivo è quindi un privilegio che dobbiamo consentire a tutti i bambini fornendo loro le basi per potersi appassionare.

Quando presentare il corsivo?

Sicuramente è consigliabile presentare il corsivo in un secondo tempo rispetto all’apprendimento della letto-scrittura.

In questo modo i bambini saranno già in grado di impugnare in modo corretto la matita, avranno già eseguito esercizi di prescrittura e scrittura e sapranno anche leggere ciò che scrivono.

Si è sperimentato che iniziare con 15 minuti di lavoro al giorno, creando l’attesa di quel momento, rende il corsivo desiderabile e mantiene viva la concentrazione.

Come approcciare al corsivo?

Il momento è speciale e serve una “colonna sonora”: una musica serena che aiuti la concentrazione.

La preparazione così diventa quasi un rito perché richiama tutte le attenzioni per i dettagli: quaderno, matita, temperino, gomma sul banco, posizione corretta della seduta, della mano appoggiata al quaderno e della mano che impugna la matita e… si parte!!!!

L’apprendimento del corsivo, svincolato dalla lettoscrittura,  potrà così seguire il criterio di presentazione delle lettere per la loro posizione negli spazi della rigatura di prima: dapprima le lettere nello spazio piccolo (il prato), poi le lettere che vanno verso l’alto( il cielo), verso il basso (le radici) e infine le maiuscole.

Per tutti i bambini è consigliabile iniziare adagio, con una esercitazione di pochi minuti.

Si potrebbe utilizzare la rigatura di quinta  o la quadrettatura di un centimetro in uso uso per l’ apprendimento della letto-scrittura in  stampatello maiuscolo, così da imparare le prime lettere, le vocali e le consonanti  C M N R S V Z,  occupando tutto lo spazio tra riga e riga o di un intero quadretto. Poi si potrà procedere con le sillabe e le parole con queste lettere e,  quando i bambini saranno pronti a rimpicciolire la scrittura, si potrà usare metà dello spazio e, se si vuole, trasferire il tutto sulla rigatura e quadrettatura di prima.

Famacademy presenta alcuni video esemplificativi di un percorso di apprendimento del corsivo sul quaderno piccolo con la rigatura di prima. Possono servire ai bambini durante la DDI oppure come spunto per gli insegnanti. A seconda della risposta dei bambini, si può  decidere se ripetere più volte l’esercizio o se suddividerlo in più tappe, personalizzando la proposta.

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