“No al gender nelle nostre scuole”. Così in un post su Facebook sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione nel governo Draghi
Rossano Sasso: “Idee, valori in cui credo da sempre e non ideologie da seguire ‘ciecamente’. Probabilmente al deputato Zan e a gran parte del PD, del M5S e delle sinistre in genere dà fastidio un sottosegretario all’Istruzione che non sia allineato alla propaganda gender. Ai bagni neutri a scuola, alla strumentalizzazione dei bambini attraverso giornate Lgbt a scuola fin dalle elementari. Ma se ne facciano tutti una ragione: la scuola deve restare libera. Inclusione, rispetto, accoglienza per me, da padre e da educatore prima ancora che da sottosegretario, sono valori fondamentali. La tutela di chiunque si senta discriminato è sacra. Ma non accetto l’imposizione nelle nostre scuole di visioni di parte che, nel nome della ideologia gender, possano irretire i nostri ragazzi. Voi sognate un mondo in cui sia tutto fluido e dove le identità maschile e femminile siano stereotipi medievali da superare in un trionfo di asterischi e amenità del genere. E vorreste imporre il tutto nelle nostre scuole, con la complicità di alcuni (per fortuna pochi) docenti ideologizzati a sinistra. E guai se qualcuno si dovesse permettere di dissentire, scatterebbe subito l’accusa di omofobia. Dispiace per voi, ma io credo in una scuola libera da tutto questo e continuerò a dare voce alle numerose famiglie che spesso restano in silenzio ma che adesso chiedono di lasciare in pace i propri figli”.
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