La scuola deve insegnare agli studenti a non abituarsi alla guerra
Sulla guerra in Ucraina, notiziari, siti e giornali offrono mappe dell’avanzata russa, lenta e inesorabile, e alternano dichiarazioni e scenari possibili, dalle trattative al rischio atomico, accogliendo interviste a specialisti dei vari ambiti. Soprattutto raccontano storie e mostrano città sventrate, scenari simili a molte altre guerre, perché le guerre si somigliano tutte per quel che generano: sfollamenti, povertà, sofferenza, cicatrici. Morte. Cambiano gli scenari, il vestiario delle persone in fuga, il clima e l’architettura dei luoghi martoriati, ma gli occhi di chi sta sotto le bombe sono gli stessi, così come lo sono le macerie, i cani randagi, i giochi dei bambini a terra, le scuole vuote.
«Sangue su sangue precipita senza rumore». Così cantava Francesco De Gregori nel 1992, prendendo spunto dal bombardamento su Baghdad dell’anno precedente, il primo vissuto dalle nostre case in diretta televisiva, nella prima guerra telegenica della storia. L’apprensione, 30 anni fa come oggi, per …..
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