Turismo spaziale, Blue Origin ha effettuato il suo quarto volo suborbitale

Dieci minuti di volo, poi l’atterraggio – senza problemi – in una zona desertica del Texas. Si è svolto come da copione il quarto volo commerciale di Blue Origin, l’azienda aerospaziale di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon.

(reuters)
La navicella New Shepard ha trasportato 6 persone ai confini con lo Spazio, a circa 106 Km di altezza.

Tutti civili, a bordo, e questa volta nessuno dei partecipanti al volo era particolarmente famoso. Ai lanci precedenti, per esempio, avevano preso parte Jeff Bezos e l’attore William Shatner, l’uomo che ha vestito i panni del Capitano Kirk in Star Trek.

Alla quarta missione commerciale di Blue Origin, chiamata NS-20, hanno partecipato cinque passeggeri paganti. L’unico che ha effettuato il volo suborbitale gratis è stato Gary Lai, designer di Blue …..

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Un caldo sole primaverile picchia sulla carrozzeria lucida di una piccola roulotte Airstream, a Seattle, parcheggiata su un fazzoletto di erba artificiale che affaccia sulla 7th Avenue, a Downtown. Jennifer, all’interno, balla felice sulle note di “I Will Survive” e intanto dispensa saluti calorosi. Davanti a lei ci sono casse di legno colme di banane. I passanti ne afferrano una – o più d’una – ringraziano e se ne vanno senza pagare.Jennifer è una ‘banistas’. Dalle 8 del mattino alle 3 del pomeriggio sorveglia la frutta del “Community Banana Stand” che Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha messo a disposizione dei suoi dipendenti e dei cittadini di Seattle. Ogni anno, dal 2015, sono state distribuite gratuitamente più di 1,5 milioni di banane. Ma negli ultimi 36 mesi, quelli della pandemia, il numero è diminuito sensibilmente. Il lavoro da remoto ha svuotato gli uffici di Amazon. Molti impiegati ne hanno approfittato per liberarsi di affitti onerosi e per tornare nelle loro città d’origine.

I 10 oggetti più strani volati nello spazio

Numerosi oggetti strani sono finiti nello spazio da quando l’uomo ha iniziato l’esplorazione al di fuori del nostro Pianeta. Gli astronauti hanno portato con sé di tutto – palline da golf, foto di famiglia, giocattoli, calendari “piccanti”… Una volta toccò persino a un’automobile essere lanciata verso lo spazio profondo. Ora è il turno di Shaun, la pecora superstar della serie animata britannica Shaun the sheep: sarà l’unica astronauta della missione lunare Artemis 1 (che non prevede equipaggio umano a bordo). Curiosi di saperne di più? Ecco la lista degli oggetti secondo noi più originali che sono volati in orbita, almeno fino a oggi.

1. La pecora Shaun. «Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità», disse Neil Armstrong. Adesso, parafrasando la storica frase del primo uomo che mise piede sulla Luna, il grande passo è per le pecore. È quanto, ironicamente, ha fatto intendere il direttore dell’Esplorazione umana e robotica dell’ESA, David Parker, annunciando Shaun, il pupazzo della serie animata Shaun, the sheep come unico membro dell’equipaggio del modulo Orion della missione lunare Artemis I: «Questo è un momento emozionante per Shaun e per noi dell’ESA. Siamo molto felici che sia stato selezionato per la missione e capiamo che, anche se potrebbe essere un piccolo passo per un essere umano, è un passo da gigante per le pecore».
La missione della navicella spaziale Orion, che verrà lanciata a fine agosto 2022, sarà dunque controllata da Terra grazie Shaun che dal 2020 ha iniziato un programma di addestramento per astronauti. Il viaggio sarà davvero stellare: Orion eseguirà un sorvolo della Luna, utilizzando la gravità lunare per guadagnare velocità e spingersi a 70.000 km oltre dal nostro satellite, a quasi mezzo milione di km dalla Terra. Mai un uomo è andato così lontano. Ora il grande onore tocca a una pecora.

2. La Tesla Roadster di Musk. Con il lancio del Falcon Heavy del 6 febbraio 2018, il miliardario americano Elon Musk, fondatore di SpaceX, lanciò la sua Tesla Roadster rosso fiammante: alla guida, un manichino chiamato Starman. Una volta fuori dall’atmosfera, il guscio dell’ultimo stadio del Falcon Heavy si aprì, esponendo l’auto all’ambiente spaziale. Il 9 febbraio 2018 l’auto fu fotografata, ma ormai non si sa in quali condizioni sia, né se tornerà mai sulla Terra.
Durante il suo viaggio spaziale, la Tesla Roadster potrebbe essere stata distrutta dall’impatto di micro meteoriti. Inoltre, le radiazioni hanno forse causato la degradazione di alcune sue parti, come i sedili in pelle, gli pneumatici di gomma, e la carrozzeria in fibra di carbonio. Le componenti inorganiche come il telaio in alluminio, i metalli interni e alcune parti di vetro potrebbero invece resistere più a lungo: potenzialmente per milioni di anni, ma non si sa se in una forma riconoscibile. Una curiosità: dopo il lancio, Musk pubblicò la foto di uno dei componenti elettronici della Tesla Roadster su cui era scritto “fatto sulla Terra da umani”. 

Marketing spaziale: bere la Coca Cola anche in orbita.
© Focus

3. Orlogi Omega e coca cola. Si sa: la pubblicità è l’anima del commercio sulla Terra, figuriamoci nello spazio. Infatti, nel luglio 1969, quando l’Apollo 11 atterrò sulla Luna, Omega fece sapere che gli astronauti indossavano i suoi orologi. In seguito, nel 1985, la Coca Cola cambiò la formula della bevanda e brevettò una speciale lattina pur di essere bevuta nello spazio. E poi, in orbita arrivarono anche bicchieri e un distributore di Cola. Tutto, ovviamente, a prova di assenza di gravità.

4. La rivista Playboy. Nel 1969, Playboy era tra le rivista più vendute al mondo. E così, quando Charles Conrad e Alan Bean in viaggio sull’Apollo 12, hanno aperto un armadietto del modulo di controllo hanno trovato questa pagina del calendario di Playboy. Uno scherzo dell’equipaggio ai titolari della missione (a proposito, guarda la gallery donne nude sulla Luna).

Il calendario di Playboy in missione con l’Apollo 12? Uno scherzo dell’equipaggio.
© Focus

5. Palline da golf. «Nella mia mano sinistra ho una piccola palla bianca che è familiare a milioni di americani», dichiarò  all’Agenzia spaziale a Houston l’astronauta Alan Shepard, in missione nel 1971 con l’Apollo 14. Shepard era un grande appassionato di golf e durante la sua camminata sulla Luna portò con sé due palline da golf che, nonostante i guanti e la pesante tuta spaziale, riuscì con una mano sola a colpire: la prima, dopo un breve tragitto, si arrestò vicino a un cratere; la seconda, a causa della forza di gravità, ridotta di un sesto rispetto alla Terra, viaggiò – a detta di Shepard – per molte miglia. In realtà, oggi è stato calcolato che la prima palla cadde a una distanza di 22 metri, mentre la seconda a 36 metri.6. Barbie astronauta. Anche i giocattoli sono andati nello spazio molte volte per essere testati dagli astronauti, a partire dal 1985 con la STS-51D del 1985, la missione spaziale del programma Space Shuttle. Tra i tanti, anche una semplice trottola che ha sfidato la forza di gravità. A fine aprile 2022, insieme a Samanta Cristoforetti, è approdato nello spazio l’ultimo giocattolo: la Barbie a sua immagine e somiglianza. D’altra parte, la bambola più famosa al mondo ha sempre amato lo spazio: la prima Barbie astronauta è nata negli anni ’60. 

Due Barbie cosmonaute lanciate nello spazio dalla Mattel.
© Mattel

7. una pistola TP-82. I cosmonauti sovietici non vanno mai nello spazio senza un’arma. La tradizione è nata nel 1965, quando il Voschod 2, a causa di un guasto ai freni, atterrò a circa 1.500 km dal punto previsto di atterraggio: la foresta siberiana. In quel periodo dell’anno, lupi e orsi sono più aggressivi e avere un’arma sarebbe stato molto utile se gli astronauti fossero stati aggrediti prima dell’arrivo dei soccorsi. Da quella missione, i cosmonauti russi sono sempre andato nello spazio con una pistola TP-82 che negli anni fu sostituita da armi automatiche.

8. La Costituzione Italiana. Paolo Nespoli, nella sua prima missione spaziale del 2007 a bordo dello Space Shuttle Discovery, portò da Cape Canaveral la Costituzione della Repubblica Italiana. Lo rivelò l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante un collegamento: «È il nostro e il vostro breviario comune», disse.

Paolo Nespoli ha portato nello spazio la Costituzione della Repubblica Italiana.
© Shutterstock

9. Foto di famiglia. Charles Duke, l’astronauta dell’Apollo 16, portò con sé una foto della sua famiglia per lasciarla sulla Luna. Sul retro della fotografia si legge: «Questa è la famiglia dell’astronauta Charlie Duke del pianeta Terra che è atterrato sulla Luna il 20 aprile 1972». Ormai, a causa dell’esposizione alle radiazioni del sole, la foto sarà completamente bianca, ma il suo gesto da buon padre di famiglia è rimasto famoso. 
10. monete. Nel luglio del 1961, l’astronauta Gus Grissom (che il 27 gennaio 1967 rimase ucciso nell’incendio dell’Apollo 1) al ritorno da 15 minuti di volo suborbitale, aveva in tasca monete varie e 30 biglietti da un dollaro. Non aveva calcolato, però, che avere le tasche della tuta spaziale pesanti in attesa di un elicottero di salvataggio nel bel mezzo dell’oceano Atlantico poteva essere rischioso…

La foto fatta dall’astronauta della NASA Charles Duke quando ha lascaito sulla Luna la fotografia di famiglia con una dedica.
© NASA

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