Sasso: “La dignità di una maestra resterà per sempre calpestata”

Se ne parla tanto negli ultimi giorni. Così il fatto: gli alunni imbrattano i bagni di feci, la maestra li sgrida e i genitori la denunciano. La prof è poi condannata a 50 giorni di reclusione. Così commenta su Facebook la vicenda Rossano Sasso. “Maestra condannata in primo grado a 50 giorni dopo 4 anni di processo per aver rimproverato gli alunni, nonostante la Procura (cioè la pubblica accusa) ne avesse chiesto l’assoluzione, quindi giudici che si sono divisi nella valutazione della vicenda. Una brutta storia. Resta più di un dubbio: quali sono i limiti per la magistratura entro i quali un educatore possa o meno intervenire per correggere i propri alunni? E noi genitori, siamo davvero capaci di assecondare i nostri figli al punto di denunciare le maestre che li rimproverano? Grazie a questa sentenza abbiamo oggi un duplice messaggio devastante: se sei un alunno crederai di poter fare quello che vuoi a scuola, passarla liscia e avere pure mamma e papà che denunciano la maestra perché ti ha sgridato; se sei un docente sarai stato ancora una volta demoralizzato da un sistema, da un clima culturale che tende a colpire l’autorevolezza della tua professione. Le sentenze si rispettano ma si possono appellare finché non sono definitive … La dignità di una maestra invece resterà per sempre calpestata”.

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