Per cambiare la scuola non basta un decreto legge, ci vuole molto altro

Unione Europea, PNRR e Governo della Repubblica Italiana intendono con questo decreto-legge cambiare rapidamente l’Istruzione, e intendono finalmente ricompensare con un obolo una tantum la formazione in servizio dei docenti statali. Ma la formazione equivale allo studio? Al riposo? Alla ricerca? Al recuperare energie psichiche per progettare e correggersi?

Molti odiano gli insegnanti perché l’insegnamento necessita dell’OTIUM: in latino, OTIUM era il tempo libero dalle occupazioni della vita pratica (cioè dal NEGOTIUM), che poteva esser dedicato alle cure della casa oppure agli studî (donde la parola passò a indicare gli studî stessi, l’attività letteraria). Si tratta del tempo del dissodamento, della semina, della attesa del raccolto; non è “far nulla”, è preparare il raccolto. Il capitalismo senza alternative globali che ci domina invece, corre, si agita, spende e consuma, e ritiene che tutti debbano agitarsi infelicemente per guadagnarsi un compenso. Se avessimo messo Socrate a fare l’executive …..

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