Personale Ata: lo smart working dovrà garantire più equilibrio tra i tempi di vita e quelli di lavoro
Il recente atto di indirizzo firmato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che apre alle trattative sul contratto scuola, chiarisce che d’ora in avanti anche il personale Ata dovrà potere svolgere lavoro da remoto e lavoro agile come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa.
Che differenza c’è tra lavoro agile e lavoro in remoto?
Ma chiariamo innanzitutto che differenza c’è tra lavoro agile (o smart working) e lavoro in remoto. Si intende lavoro agile quello che permette di operare per obiettivi e che prescinde dal luogo di lavoro e dal numero di ore impiegate a svolgerlo: si tratta di un esercizio della professione maggiormente legato al raggiungimento di risultati, da cui tendenzialmente dipendono degli incentivi. Si intende invece lavoro da remoto quello svolto a distanza ma entro un assetto tradizionale di lavoro, cioè all’interno della consueta cornice oraria.
Come dovrà svolgersi …..
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