Riforma reclutamento, Draghi taglia l’organico di potenziamento per pagare i docenti più formati. Ma potrebbe non bastare
La riforma del reclutamento è già approdata in Senato per iniziare l’iter per l’approvazione definitiva. Fra i punti più contestati del testo licenziato dal Governo c’è quello legato alla formazione incentivata, che nell’ottica dell’esecutivo dovrà essere finanziata con il taglio di cattedre. In via prioritaria quelle relative al potenziamento, ma la situazione concreta potrebbe essere diversa e arrivare ad una sforbiciata all’organico ordinario.
L’adesione a questi corsi di formazione incentivata sarà volontaria, obbligatoria per i neoassunti, e avrà durata triennale. Al termine del percorso i docenti che avranno conseguito una valutazione positiva saranno “incentivati” con un premio di carattere accessorio.
I fondi per il “premio” ammonterà a 20 milioni di euro nel 2026, 85 milioni di euro nell’anno 2027, 160 milioni di euro nell’anno 2028, 236 milioni di euro nell’anno 2029, …..
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