Inferrera, Confartigianato: “La scuola va sburocratizzata”
Gli studenti al centro della scuola, lavoratori nelle aziende di domani. Come fare da “ponte” tra scuola e aziende. Come invogliare gli studenti al dialogo, base per capire cosa fare del loro futuro. Ne risponde in un’intervista esclusiva per OggiScuola il presidente nazionale di Ancos Confartigianato Enrico Inferrera.
Domanda: Come arrivare a fare da “ponte” tra scuola e aziende per i giovani?
Risposta: Occorre partire innanzitutto dal dialogo. Perché mi sono accorto che i giovani ne hanno estremamente bisogno. Racconto la mia esperienza personale. Recentemente sono stato presso l’Isis Valceresio di Bisuschio, in provincia di Varese. Lì ho parlato dei miei due romanzi, “Vite bisestili” e “Eresia del tempo”. Grazie alla prof. Filomena Lombardo, ho potuto commentare con i ragazzi i libri letti. E ho scoperto una curiosità e un’inclinazione al dialogo che non mi aspettavo. I giovani hanno bisogno di dialogo e confronto con gli adulti, vanno solo aiutati e stimolati a farlo.
D: Ora più che mai..
R: Infatti. Soprattutto dopo il Covid, in cui si può incappare in una chiusura in sé stessi o nella violenza.
D: Proposte da parte di Ancos Confartigianato?
R: Certo, intendiamo proporre al Ministero una collaborazione a costo zero per le scuole che ci consenta un ciclo di incontri come questo, basati sul confronto e sul dialogo con gli studenti. Portare anche attori, musicisti, artisti che possano contribuire con la propria esperienza personale. E abituare così i giovani alla cultura dei libri. La scuola va “sburocratizzata” e alleggerita per loro.
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