L’Ispettore, seconda puntata

Per chi vuole saperne di più della funzione ispettiva nella scuola di ieri, oggi, domani. La seconda puntata: da De Sanctis alla prima rivolta dei docenti.

La pubblicazione del testo di Biagio Scognamiglio, L’ispettore, 1986, prosegue con le pagine 31-53.

All’interno: il De Sanctis contro gli ispettori; l’uso delle ispezioni nel conflitto fra Stato e Chiesa; il sopravvento della burocrazia; il ricorrente contrasto fra amministrativi e tecnici e la prima «rivolta dei docenti» italiani.

Nel contempo, andavano maturando le premesse per la «rivolta dei docenti», che erano desiderosi di autonomia e timorosi dei giudizi di merito. Gli insegnanti, ben sapendo che il Governo aveva sempre vagheggiato un corpo insegnante gerarchicamente sottoposto come gli ufficiali del Regio Esercito, svilupparono in età giolittiana una intensa azione rivendicativa, sostenuta sul piano pubblicistico con toni di inusitata asprezza verbale. Non si esitava a definire gli Ispettori «questurini», «levrieri servili», «spie»….Biagio Scognamiglio, L’Ispettore, Sangermano Edizioni 1986

Nella prossima puntata, tra l’altro, l’operato della cosiddetta «Commissione reale dei trenta tiranni» e il «Regio Ispettore» Beatus Renatus che funge da protagonista in un romanzo di Alfredo Panzini.

Le pagine 31-53

Le pagine 11-30

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