Qualche dubbio su Kant pacifista. Indagine su una traduzione equivoca
Citato a sproposito nei talk-show, il saggio “Per la pace perpetua” del filosofo di Königsberg potrebbe non essere il manifesto che in tanti credono. Lo studioso Vittorio Mathieu proponeva una diversa resa del titolo: “Alla pace perpetua”. Un sottile gioco ironico sugli utopisti da osteria
Nei talk-show televisivi il suo nome qualche volta è stato evocato per rivendicare i quarti di nobiltà che ha la dottrina della “pace a qualunque costo”. Negli articoli degli intellettuali più irriducibili del pacifismo etico, invece, viene spesso citato anche per legittimare una sorta di obiezione di coscienza all’invio di armi in Ucraina. Il nome è quello di Immanuel Kant, l’autore di Zum ewigen Frieden, noto in Italia con il titolo improprio, ma ormai canonico, Per la pace perpetua. E’ considerato uno dei suoi testi più celebri e suggestivi, un autentico capolavoro d’ineguagliabile eleganza e straordinaria originalità.
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