2 giugno, presidio contro la guerra a Roma: “Fermiamo la corsa al riarmo, i fondi siano utilizzati per precari e studenti”
In occasione delle celebrazione per la Festa della Repubblica, a poche centinaia di metri dalle celebrazioni istituzionali piazza Venezia, diverse realtà di sinistra tra cui Rifondazione comunista e Potere al Popolo si sono unite in presidio per chiedere lo stop dell’invio di armi e della guerra in Ucraina. “Ci opponiamo all’aumento delle spese militari – spiega Riccardo Menegacci esponente dell’ Opposizione studentesca d’Alternativa – e vorremmo che questi soldi venissero dirottati verso i grandi temi della società, per i precari, per le classi popolari e per gli studenti”. Tra i partecipanti anche chi sostiene ritiene che la soluzione del conflitto possa essere l’indipendenza del Donbass. dove “dal 2014 c’è la persecuzione delle popolazioni russofona”. “Se l’Europa continua una corsa al riarmo, l’Italia non deve seguirla, ma dichiararsi neutrale – dice Beatrice Gamberini di Potere al Popolo – noi siamo contrari alle sanzioni, perché continuano ad innescare l’escalation bellica.” Il presidio di Roma è stato organizzato accanto ad altre due manifestazioni nazionali, per chiedere la fine del conflitto: a Genova, a Coltano e a Pisa.
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