L'idea di quattro studentesse: scotch commestibile per burrito e piadine. “La ricetta? È segreta”

Tutta colpa della salsa. Se non fosse schizzata all’improvviso sulle ginocchia della ricercatrice Erin Walsh, forse l’innovativa idea di un gruppo di quattro studentesse di ingegneria della Johns Hopkins University non sarebbe mai arrivata. Per sfortuna dei suoi pantaloni ma per fortuna di milioni di persone che consumano burrito, quando Walsh ha dato un morso al suo pranzo mentre discuteva insieme alle colleghe su quale invenzione progettare per il corso di design e materiali sostenibili, il ripieno è volato portando all’illuminazione: realizzare uno scotch edibile per chiudere burrito (e non solo) in modo da ovviare a un problema comune a tutti i consumatori di questa prelibatezza messicana.

Tortilla: taped
Burrito fillings: secured

Let’s taco’bout Tastee Tape, an edible adhesive created by biomolecular and chemical engineering students which allows for a mess-free meal for wraps, gyros, and more. (2/6) pic.twitter.com/HB1o6VBHVB

— Johns Hopkins University (@JohnsHopkins) May 10, 2022 É così che …..

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Un adesivo edibile per chiudere le piadine

Stanchi che metà del contenuto del kebab o della piadina che addentate finisca sul piatto (o peggio, sui pantaloni)? La scienza ha una soluzione: si tratta di un nastro adesivo commestibile che permette di chiudere la pasta di burrito, kebab e piadine in modo che carne e salse non fuoriescano più al primo morso. L’invenzione, opera di un gruppo di studentesse di ingegneria chimica e biomolecolare dell’Università John Hopkins, è stata presentata lo scorso 3 maggio all’Engineering Design Day, una giornata che l’istituto dedica a presentare gli innovativi progetti dei propri allievi.

Eureka! L’idea di Tastee Tape (questo il nome delle strisce adesive edibili) nasce in pausa pranzo, quando a una delle quattro studentesse cade addosso l’intero contenuto del burrito che stava mangiando: «In quel momento le venne un’illuminazione, e capì che quello era un problema che potevamo risolvere», racconta alla CNN Tyler Guarino, una delle inventrici.

Tre delle quattro inventrici del Tastee Tape: in mano, da sinistra a destra, un burrito “fissato” con l’adesivo edibile, le strisce adesive tinte di blu prima di essere applicate e un burrito con l’adesivo ben visibile.
© Johns Hopkins University

Di cosa è fatto? La composizione precisa del Tastee Tape è ancora un segreto, perché è in corso la richiesta di brevetto. Dalla presentazione ufficiale si evince però che si tratta di adesivo organico unito a una struttura fibrosa commestibile.
«Abbiamo testato 50 differenti formule prima di trovare quella corretta», racconta Guarino. Per attivarne le proprietà adesive, Tastee Tape dev’essere immerso nell’acqua per qualche istante: una volta applicato si asciuga, mantenendo saldi i due lembi del burrito, del kebab o della piadina e impedendo agli ingredienti di uscire.

Questo è Tastee Tape: a sinistra come appare nella realtà (trasparente), a destra tinto di blu per essere visibile.
© Johns Hopkins University

Quanto costa? Produrre un pezzettino di Tastee Tape costa un centesimo di dollaro: secondo le quattro studentesse, un pacchetto da 50 pezzi potrebbe essere venduto a cinque dollari, con un profitto del 900% (senza considerare, però, i costi di manifattura e imballaggio). 
In futuro Taste Tape potrebbe diventare un biadesivo, utilizzabile così in altri piatti, o anche un adesivo aromatizzato a diversi gusti, per dare ai cibi dei sapori diversi.

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