Nuova edizione per l'autobiografia di Henri de Man
Dal marxismo al socialismo nazionale. E’ la parabola di Henri de Man, sindacalista, intellettuale, docente universitario, politico che ha ricoperto a lungo incarichi di governo in Belgio, poi ‘collaborazionista’ dei tedeschi dopo l’invasione nella Seconda guerra mondiale, la cui autobiografia “A cose fatte – Memorie di un ‘socialista nazionale'”, è recentemente uscita in una nuova edizione curata da Corrado Soldato per Altaforte Edizioni (366 pagine, 22 euro).
“A cose fatte” è un intreccio di vicende personali ed eventi della “grande storia” che, muovendo dalla prospettiva del narratore-testimone, ripercorre gli snodi fondamentali di un’epoca: le lotte operaie e la rivoluzione bolscevica, la Grande Guerra e la crisi economica, fino all’ascesa del fascismo e all’esplosione del nuovo immane conflitto che consegnò il mondo all’egemonia americana e sovietica.
Portata a termine nel 1941, l’autobiografia di De Man, marxista eretico che approdò – con il planismo – a un socialismo idealistico e nazionale, viene ripubblicata in una nuova edizione arricchita da alcuni documenti in appendice, tra cui il carteggio Mussolini-De Man e il testo del Piano del Lavoro.
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