Sciolte le Camere, verso la fine del ministero Bianchi: si potrà occupare solo degli ‘affari correnti’
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E’ stata una scelta “inevitabile”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commentando lo scioglimento delle Camere. Il voto del Senato e, soprattutto, le modalità di quel voto hanno reso chiaro che non c’era spazio per altre maggioranze. Mattarella accompagna – visibilmente contrariato – Mario Draghi nel processo di dimissioni e scioglie dunque le Camere sancendo la fine anticipata della legislatura. Si voterà domenica 25 settembre. Di conseguenza, si va verso la fine del mandato del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che negli ultimi tre mesi del suo ministero potrà occuparsi solamente degli affari correnti. Ma cosa si intende per “affari correnti”?
“Ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere – ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente
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