Dagli amici agli sconosciuti, dai parenti ai fenomeni social: il triplo carpiato di Zuckerberg
Forse conviene partire da lì. Da quel 12 gennaio 2018 in cui Mark Zuckerberg annunciava il nuovo corso della sua creatura e delle altre piattaforme del suo ecosistema: “Abbiamo creato Facebook per aiutare le persone a rimanere in contatto tra di loro. Ecco perché abbiamo sempre messo gli amici e la famiglia al centro. Alcune ricerche dimostrano che il rafforzamento delle nostre relazioni migliora la nostra felicità. Ma recentemente abbiamo ricevuto dalla nostra community delle lamentele sul fatto che i contenuti dei media e dei marchi stessero rimpiazzando i momenti personali, quelli che ci portano a rimanere in contatto con gli altri”. Per questo, spiegava quattro anni fa il fondatore nell’ultima svolta prima di quella attuale all’architettura delle sue app, gli algoritmi del newsfeed ci avrebbero mostrato sempre di più contenuti intimi e personali. Tanto che alcuni gridarono alla conversione dei social da spazi pubblici e senza pudore a piattaforme
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