Scuola e crisi energetica, le possibili soluzioni

Scuola e crisi energetica. Nei prossimi mesi l’emergenza energetica coinvolgerà le scuole. Dall’Inghilterra alcune proposte. Da noi l’ANP avanza alcune soluzioni. L’ultima parola al Governo dimissionario.

Scuola e crisi energetica, nel Regno Unito i presidi avanzano delle proposte

Scuola e crisi energetica. Dopo due anni e mezzo di emergenza sanitaria, un’altra si profila all’orizzonte. Il riferimento è al costo dell’energia, dovuto a diversi fattori internazionali. Ovviamente il primo rimanda al conflitto russo-ucraino. Le scuole non saranno esenti dal problema. L’impatto dipenderà dalla latitudine e dall’andamento climatico stagionale.
Il problema inizia a muovere le acque in Inghilterra e in Italia.
Quali le proposte?
Nel Regno Unito i presidi degli istituti scolastici dovranno fare i conti anche con un fattore locale:l’aumento degli stipendi degli insegnanti. Quindi ecco le proposte riprese da Money.it e dal Il Messaggero:
giornate in classe più brevi;
meno doposcuola e opportunità di arricchimento extra scolastico;
restrizioni “draconiane” sull’utilizzo dell’energia

Le proposte sono state respinte. Nello specifico da un portavoce del Dipartimento per l’istruzione e da Geoff Barton, segretario generale dell’Association of school and college leaders, “La nostra organizzazione – dichiara a NationalWorld – non ha avuto contatti diretti con alcun dirigente che stia valutando la possibilità di comprimere le settimane a tre o quattro giorni”

Le proposte dell’ANP

L’ANP ha iniziato a porre il problema, proponendo alcune soluzioni. Queste sono state raccolte dal quotidiano Il Messaggero (18 agosto) che ha intervistato M. Rusconi (Presidente dell’ANP Roma). In sintesi:
1)Doppi vetri negli infissi. Sostituire le vecchie luci con quelle al led, gli infissi vecchi con i doppi vetri. Prevedere l’accensione sezionata classe per classe.
2) Temperatura da abbassare nelle aule di due gradi e lasciare alle scuole l’autonomia di poter accendere e spegnere i termosifoni.
3) Le lezioni in anticipo. Anticipare il più possibile i corsi pomeridiani extrascolastici, come musica…
4) Chiudere i rubinetti o le luci spente quando non servono.

La decisione finale spetta al Governo dimissionario

Ovviamente le due proposte risentono della differenza tra i due sistemi scolastici. Quello inglese maggiormente autonomo, mentre il nostro più centralizzato.
Tuttavia, le possibili soluzioni dell’ANP devono diventare decisioni politiche. Il compito spetta al Governo dimissionario. Sarà difficilmente attuabile la proposta dei doppi vetri, per via dei tempi strettissimi che ci separano agli ipotetici primi freddi. Maggiormente fattibili le altre perché non richiedono interventi.
Attendiamo le decisioni del Governo, senza dimenticare però l’emergenza sanitaria, le cui proposte del Ministero della Salute richiedono un provvedimento legislativo.

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