Rientro a scuola a settembre, i docenti fragili: catapultati a lavorare in presenza nonostante il medico ci dichiari inidonei
Con la riapertura delle scuole, a settembre, in un contesto in cui i contagi da Covid-19 sono ancora sostenuti ma le misure di contenimento praticamente assenti o comunque ridotte al minimo, come abbiamo più volte riferito, si alza la protesta dei “Lavoratori fragili e inidonei” (oncologici, immunodepressi, trapiantati, dializzati, genitori con figli disabili gravi e casi similari).
“In piena pandemia, siamo stati tutelati con discontinuità dal Governo Conte e Draghi – lamenta il gruppo Facebook Lavoratori fragili & inidonei – ovvero in alcuni mesi entrambi i governi ci consideravano fragili e quindi meritevoli di norme a tutela del nostro lavoro e della nostra salute, invece in altri mesi inspiegabilmente non lo eravamo più e, quindi, siamo stati catapultati a lavorare in presenza, malgrado l’elevatissimo rischio di contrarre forme gravi o gravissime dell’infezione da Covid-19″.
“La cosa assurda è che ci hanno catapultato al lavoro in presenza, senza
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