Che effetto ci fa un robot che imita l’uomo?

Non è la prima volta che il robot umanoide Ameca fa parlare di sé: era salito alla ribalta della cronaca a dicembre scorso, quando l’azienda britannica Engineered Arts, sua creatrice, aveva diffuso un video in cui ne mostrava le capacità espressive. Ora Ameca si presenta ulteriormente migliorato, con dodici nuovi attuatori che gli permettono di assumere espressioni sempre più umane di stupore, disgusto, dolore.

Miglioramenti e frecciatine. Il principale miglioramento che si nota nel nuovo video diffuso dalla Engineered Arts è che Ameca è ora in grado di utilizzare anche braccia e mani: tocca lo schermo, muove le dita – riesce insomma a muovere la parte inferiore del corpo.

I più attenti noteranno che nel video che abbiamo inserito in apertura è presente sullo sfondo una persona che lavora a un computer: se osservate bene, vedrete che sta guardando delle immagini del prototipo di Optimus, l’umanoide progettato da Tesla, che balla. Secondo Interesting Engineering si tratterebbe di una stoccata a Musk, che continua a rimandare la data della presentazione del suo robot umanoide.

i giusti distinguo. Ameca è un’intelligenza artificiale o un robot? La risposta viene dalla stessa Engineered Arts, che sul suo sito sottolinea: «Noi costruiamo robot, e Ameca vuole essere una piattaforma nella quale sviluppare l’IA. I robot non sono IA, e l’IA non ha a che fare solo coi robot».

Camminate e espressioni spontanee. Nonostante venga definito dai suoi creatori “il robot umanoide più avanzato al mondo”, Ameca (almeno per ora) è solo in grado di riprodurre le espressioni facciali umane, ma non riesce a manifestarle autonomamente: questa è una buona notizia per chi teme che i robot ci ruberanno il lavoro, perché un umanoide inespressivo difficilmente potrà sostituire una persona, se non in compiti ripetitivi e non a contatto con il pubblico.

Ameca, tra l’altro, non sa camminare: a detta della Engineered Arts, però, questa caratteristica è in via di sviluppo, e trattandosi di un robot modulare potrà essere aggiunta in seguito insieme ad altre migliorie. Per ora non ci resta che osservarne i ghigni su Youtube, domandandoci quando i confini tra tecnologia e realtà saranno così sfumati da non vedersi più.

Continua la lettura su: https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/robot-espressioni-umane Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

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Tassellatura modulare con animali

Dopo aver guardato questo interessante video della serie Arte… in pratica del canale circoloarci hm vi propongo il lavoro fatto nelle Classi Prime con le TASSELLATURE modulari. Abbiamo seguito le istruzioni del video utilizzando un foglietto quadrato post-it, oppure utilizzando una sagoma quadrata di 7,5cmx7,5cm ritagliata da un foglio a quadretti.

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Nelle prime fasi si ritagliano delle forme da un lato del foglietto e si attaccano sul lato opposto, traslando il pezzo nella stessa posizione, senza spostamenti. Il mio suggerimento è stato quello di ritagliare delle forme casuali, senza preoccuparsi di individuare in anticipo l’animale da rappresentare.

Successivamente abbiamo osservato la forma con attenzione e abbiamo cercato di rappresentare un animale, disegnando sul foglietto occhi, naso, orecchie, zampe, pinne, ali o code, a seconda dell’animale più adatto alla nostra strana forma. Ho raccomandato ai ragazzi di NON cercare la perfezione e la verosimiglianza, ma piuttosto di adattare la forma ad un animaletto che sembrerà un po’ strano e asimmetrico, ma ci permetterà di costruire la nostra tassellatura modulare perfetta.

Nella fase successiva abbiamo ricalcato la sagoma accostando le forme una all’altra in modo da riempire completamente un foglio da disegno e abbiamo ripassato il disegno con un pennarello nero indelebile.

Successivamente abbiamo dipinto le forme con uno, due o tre colori all’acquerello a scelta. I colori vengono alternati in modo da creare una sequenza ordinata.

Ecco le tassellature modulari finite, per me sono tutte bellissime!

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