Dai droni per organi alla bioplastica: ecco le finaliste del Master Startup Award
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L’appuntamento per la finale è alle Officine Grandi Riparazioni (Ogr) di Torino per il 30 settembre, nell’ambito dell’Italian Tech Week e ora si conoscono i nomi delle otto aziende che si contenderanno il 16° Italian Master Startup Award, il premio destinato alle scaleup della ricerca accademica promosso dalla rete nazionale degli incubatori universitari PNICube in collaborazione con I3P, l’incubatore di imprese del Politecnico di Torino.
Il concorso è riservato alle startup hi-tech con 3-5 anni di vita e prevede un premio in denaro di 10mila euro: i pitch delle finaliste, chiamate a illustrare il percorso fatto e gli obiettivi futuri, verranno valutati da una giuria composta da operatori di fondi di investimento, imprenditori accademici e manager d’impresa e saranno preceduti da un dibattito che vedrà partecipare fra gli altri nomi di spicco come Stefano Buono, presidente Liftt e Ceo di Newcleo, Claudia Pingue di Cdp Venture Capital Sgr e Alessandro Cillario, co-founder di Cubbit, start up con l’ambizione di diventare il più importante fornitore di servizi cloud distribuiti al mondo.
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Tra le candidate ABZero è una realtà specializzata in tecnologie per il settore sanitario: più nello specifico, il progetto a cui sta lavorando prevede di portare sul mercato un sistema brevettato e unico al mondo per il trasporto aereo di materiali medicali e biologici salvavita altamente deperibili (come sangue, emocomponenti, organi, tessuti e medicinali). La peculiarità di questa soluzione, compatibile con il 90% dei droni esistenti, è rappresentata dalla consegna in totale autonomia e sicurezza grazie a una speciale “capsula intelligente” che protegge la qualità del bene trasportato e a sensori IoT installati a bordo che monitorano e garantiscono le condizioni ideali per il trasporto con l’ausilio di un software proprietario.
Nata in I3P e prima realtà in Europa ad avere dimostrato algoritmi di deep learning in orbita, Aiko è invece una deep tech che sviluppa soluzioni basate su intelligenza artificiale per aumentare il livello di automazione delle missioni spaziali. Il plus dichiarato? Tecnologie proprietarie che possono potenziare le prestazioni dei sistemi e introdurre autonomia nei processi decisionali, riducendo in modo sensibile i costi delle missioni stesse.
Ermes-Intelligent Web Protection è invece una start up fondata in I3P da esperti di web security e di intelligenza artificiale che promette di ridurre del 99% la finestra di esposizione agli attacchi informatici rispetto alle principali soluzioni presenti sul mercato. Il tutto grazie ad algoritmi brevettati in grado di analizzare più di dieci milioni di siti web ogni giorno e a un approccio di protezione dei dati di tipo distribuito: si tratta infatti di una soluzione “B2B on-device” che mette in sicurezza in tempo reale la navigazione in Rete dei dipendenti aziendali comprimendo da giorni a minuti il tempo di esposizione alle minacce online.
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