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Sgarbi lancia l’idea: “Marcello Pera ministro dell’Istruzione, io ai Beni Culturali”

Di redazione

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, nel corso di un’intervista a Radio Capital, lancia l’idea: Marcello Pera al posto di Patrizio Bianchi al Ministero dell’Istruzione.
“Non ho l’ambizione di diventare Ministro dell’Istruzione. Per questo ruolo sarebbe perfetto il senatore Marcello Pera. Io vorrei fare il Ministro dei Beni Culturali per salvare il patrimonio artistico dalle mani di barbari ed incapaci”.

Pubblicato in Politica scolastica

Una missione indiana verso la Luna

L’India è pronta al lancio della sua prossima missione lunare. La piattaforma di discesa lunare e il rover che compongono la missione Chandrayaan 3 sono stati assemblati all’interno del razzo Launch Vehicle Mark-3 (LVM3) presso il Satish Dhawan Space Center, dell’Indian Space Research Organization (ISRO). Se tutto andrà secondo i piani, Chandrayaan 3 verrà lanciata nelle prime ore del mattino del 14 luglio. Come suggerisce il nome, la prossima missione è la terza del programma indiano di esplorazione lunare Chandrayaan.

India nello Spazio: i precedenti

La prima missione, Chandrayaan 1, lanciata nell’ottobre 2008 per aprire la strada dell’esplorazione dello spazio profondo all’India, ha inviato un orbiter attorno alla Luna, il quale che pesava 29 chilogrammi; al termine della missione (tutto sommato ben riuscita) venne fatto schiantare sulla superficie lunare vicino al Polo sud. Poco prima che si schiantasse la sonda ha rilevato la presenza di ghiaccio d’acqua, una scoperta realizzata da uno strumento della NASA a bordo dell’orbiter Chandrayaan 1, chiamato Moon Mineralogy Mapper. 
L’erede Chandrayaan 2 era composta da un orbiter, un lander e un rover e venne lanciata verso la Luna nel luglio 2019. L’orbiter è arrivato sano e salvo e continua a studiare il nostro satellite con la sua serie di otto strumenti scientifici. Ma la coppia formata da lander e rover si è schiantata durante il loro tentativo di atterraggio; il fallimento è stato attribuito a un malfunzionamento dei suoi propulsori frenanti. 

Cosa va a fare l’India sulla Luna?

Il momento in cui le ogive del razzo LVM3 ingabbiano Chandrayaan 3 dell’agenzia spaziale indiana
© ISRO

Ora l’India si appresta ad un altro tentativo di allunaggio con Chandrayaan 3. La nuova missione è composta da un lander (del peso di 1.726 kg) e un rover (del peso di 26 kg), che verranno spinti da un modulo propulsivo (del peso di 2.148 kg); non è previsto alcun orbiter da lasciare in orbita lunare. I due oggetti trasportano sei strumenti scientifici, che saranno usati per raccogliere una varietà di dati nel corso di un giorno lunare (circa 14 giorni terrestri).
La piattaforma di atterraggio è, tra l’altro, dotata di uno strumento che studierà la Terra da lontano “come se non la conoscesse”: cercherà cioè di trarre informazioni come accadrebbe durante la ricerca di esopianeti potenzialmente in grado di supportare la vita. Chandrayaan 3 mira a «dimostrare la capacità dell’India di partire dalla Terra e arrivare alla Luna in modo sicuro e di far muovere un rover sulla superficie lunare», hanno scritto i funzionari dell’ISRO in una descrizione della missione.
La sonda impiegherà circa 45 giorni per raggiungere l’orbita lunare, perché utilizzerà anche la forza di gravità della Luna per attirarla verso sé.

La data di allunaggio non è ancora stata stabilita con precisione, ma dovrebbe avvenire nelle prime settimane di agosto 2023. Il successo sarebbe enorme per la Nazione. Finora infatti solo tre Paesi sono riusciti a far atterrare con successo un velivolo sulla Luna: Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina.

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