Un giorno del 1919 Umberto Saba passò davanti a una libreria in vendita a Trieste e pensò che per nessuna ragione si sarebbe rinchiuso là dentro. Pochi giorni dopo, invece, decise di comprarla e ci lavorò per oltre 35 anni. Il poeta aveva un carattere difficile e faceva scappare sia i clienti che le commesse, finché si presentò alla sua porta un giovane orfano alla ricerca di un lavoro. Saba fu come un padre per Carlo Cerne, che lo aiutò a gestire gli affari per il resto della vita. Oggi suo figlio, Mario, si prende ancora cura della libreria, ma l’età che avanza lo costringe a interrogarsi sul futuro incerto dell’attività, un luogo diventato nei decenni un punto di riferimento storico e culturale per la città. di Simone Modugno
01/11/2022 03:28 …..
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