Le foto di Curran Hatleberg, scatti di un sogno americano

“Rivers’ Dream” è il libro che raccoglie i lavori dell’artista: il frutto di un intero decennio di peregrinazioni nel sud degli Stati Uniti, tra Florida, Texas, Louisiana e Mississipi. Un’America sempre più divisa, ma le fotografie illuminano una speranza inaspettata

Serpenti, alligatori, cani, api. E poi boschi, auto demolite, specchi d’acqua, partite a domino, angurie. Quello di Curran Hatleberg è un rosario di oggetti, prospettive e situazioni in cui il mondo animale e quello vegetale si mescolano spesso senza soluzione di continuità, come se a guadagnare loro uno scatto – e dunque l’attenzione del fotografo – fosse unicamente il caso. River’s Dream (TBW Books, 2022), il volume firmato dall’appena quarantenne artista statunitense e finito tra i finalisti degli Paris Photo–Aperture PhotoBook Awards, il più importante premio delle pubblicazioni di fotografia, è frutto di un intero decennio di peregrinazioni nel sud degli Stati Uniti, tra Florida, Texas, Louisiana e Mississipi.

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Continua la lettura su: https://www.ilfoglio.it/cultura/2022/11/12/news/le-foto-di-curran-hatleberg-scatti-di-un-sogno-americano-4632862/ Autore del post: Il Foglio Quotidiano Fonte: https://www.ilfoglio.it/

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Sony World Photography Awards, il fotografo italiano degli “acchiappanuvole” premiato per la sostenibilità

“Stavo lavorando ad un altra commissione nei quartieri poveri di Lima, in Perù, e ho notato sulle colline delle strane reti verdi, erette sui crinali. Ho chiesto in giro e ho scoperto che i locali le costruiscono per catturare le nuvole e raccogliere l’acqua”. Alessandro Cinque racconta così la genesi di “Atrapanieblas” (letteralmente “acchiappanuvole”), il progetto fotografico con cui ha vinto il Sustainability Prize del Sony World Photography Awards.Ideato in collaborazione con la United Nations Foundation e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures, il premio è stato indetto quest’anno per la prima volta. Lo scopo, spiegano gli organizzatori, è offrire visibilità alle “storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU”.Gli acchiappanuvole (o acchiappanebbie) delle foto di Cinque sono strutture costruite con reti ombreggianti sulle colline della capitale, nei quartieri più poveri dove i campesinos delle Ande si stabiliscono, spesso illegalmente, quando si trasferiscono nella grande città per cercare lavoro. Quando le nuvole e la nebbia le attraversano, le reti condensano l’acqua e la convogliano nelle cisterne dalle quali poi viene distribuita alla comunità. Con questo metodo gli abitanti riescono a raccogliere ogni giorno fino a 200 litri d’acqua, che non devono così comprare a caro prezzo.

Nelle invasiòn di Lima

“Il paradosso di Lima è che nei quartieri più ricchi l’acqua costa il giusto. Ma qui, nelle invasión (il nome locale degli insediamenti, nda) il prezzo è molto più alto, perché non ci sono infrastrutture”, spiega Cinque, che nella capitale peruviana si è trasferito nel 2019.

“I più poveri finiscono per dover comprare l’acqua dalle aziende, che la portano in grandi cisterne. Il paradosso è che queste persone vengono da villaggi delle Ande attratti dalla promessa capitalista e neoliberista di uno status economico, e si ritrovano invece a vivere in insediamenti dove si possono comprare la tv o il cellulare ma manca l’acqua, o dove devono comprarsi le verdure che nelle Ande si coltivavano da soli”.

Alla Somerset House, dove abbiamo potuto visitare in anteprima le immagini dei vincitori di tutte le categorie del premio, passiamo in rassegna le foto della serie assieme a Cinque. “Lui è Abel Cruz, gli atrapanieblas che ho fotografato sono una sua idea”, spiega il fotografo mentre ci soffermiamo sul ritratto di un uomo sulla sessantina, seduto contro lo sfondo senza colori del cielo di Lima, “la gris” (la grigia) come la chiamano i locali. “Abel è arrivato con una invasión negli anni ’80, poi ha potuto studiare ingegneria. Mi ha detto che gli acchiappanebbia sono una sua idea, ma so che in realtà non è vero. Per lui però è una questione di orgoglio, perché questa soluzione semplice e sostenibile libera un’intera comunità dal peso economico dell’acquisto dell’acqua”.

® Alessandro Cinque, vincitore del Sustainability Prize al Sony World Photography Awards 2023 – Perù 

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