Reddito di cittadinanza: nuova stretta, salta offerta “congrua”. Misura prevista solo se si completa scuola dell’obbligo

Di redazione
Dall’esame della manovra effettuato dalla Commissione Bilancio della Camera novità anche per il reddito di cittadinanza.
Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che – rifiutata – fa perdere il diritto al reddito di cittadinanza. La commissione ha approvato l’emendamento riformulato a firma Lupi (Noi Moderati) che sopprime la parola “congrua” dal testo della norma, che prevede che i beneficiari del Reddito decadano dal beneficio qualora non accettino la prima offerta di lavoro congrua.
È congrua l’offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento (entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici).
Resta il fatto che per i percettori considerati “occupabili” nel 2023 il reddito di cittadinanza verrà corrisposto per 7 mensilità, invece
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