Scioperi snobbati, contratti rinnovati, e ora arriva il professore-tutor, che potrebbe dare una spallata alla vecchia didattica. Così il mondo della scuola, stanco di decenni di immobilismo ideologico, è pronto a dare credito alle proposte del ministro dell’Istruzione
Hanno titolato tutti “I docenti tutor saranno pagati di più”, all’annuncio, per ora non formalizzato, del ministro dell’Istruzione (e Merito) Giuseppe Valditara dell’introduzione di un nuovo tipo di docente – o per meglio dire di una diversa “funzione docente”. Cioè il professore tutor, che “si dovrà occupare di coordinare la personalizzazione dell’insegnamento” di tutti i colleghi per renderlo più efficace e vicino agli studenti più in difficoltà e anche a quelli “più avanti”, a cui servono stimoli superiori. E di altre cose ancora. Buon segno per il ministro, l’interesse subito acceso, perché dimostra quanto il mondo della scuola aspiri disperatamente a novità, a idee da mettere alla prova, a spallate
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