‘Sei inutile, non venire a scuola’: un giovane con dislessia racconta la sua esperienza per spiegare il perché del bullismo
“Ammazzati, sei inutile, non venire a scuola domani”: sono alcuni dei messaggi rivolti agli adolescenti vittime di forme di bullismo o cyberbullismo. La testimonianza diretta arriva da David Fabbri, oggi 19enne che alle scuole medie è stato vittima di continui episodi di violenza. Intervistato dalla rivista La Tecnica della Scuola, il giovane ha detto che tutto è iniziato quando si è trasferito in una nuova scuola: “già da subito – ha raccontato – i miei compagni mi hanno preso come un bersaglio facile. Sarà stato perché mi sono messo al primo banco, perché ero un po’ secchione o perché portavo in classe il computer per stare al passo con gli altri, essendo dislessico. Purtroppo con il tempo queste stupidaggini si sono evolute, quei ragazzi mostravano il loro peggio: mi rompevano il computer facendolo passare per un incidente e durante il tragitto per andare a casa
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