“Disco Boy”, l’unico italiano in concorso a Berlino è un esordio ambizioso
3′ di lettura
Il cinema italiano ancora protagonista a Berlino: dopo il buonissimo risultato ottenuto da Mario Martone con “Laggiù qualcuno mi ama”, è arrivato il turno di “Disco Boy”, l’unico film nostrano presentato in concorso.
Va evidenziato subito che si tratta dell’esordio nel lungometraggio di finzione di Giacomo Abbruzzese, regista nato a Taranto nel 1983, che si era però già messo in mostra con il documentario “America” del 2020, nominato ai premi César.
Loading…
Nonostante si tratti di un’opera prima, Abbruzzese è riuscito ad avere come protagonista uno degli attori tedeschi più importanti del cinema contemporaneo: Franz Rogowski, noto per i suoi ruoli in “Happy End” di Michael Haneke, “La donna dello scrittore” di Christian Petzold e “Freaks Out” di Gabriele Mainetti.
Rogowski interpreta Aleksei, un giovane rifugiato che riesce ad arruolarsi nella Legione Straniera francese, ma sarà solo l’inizio di un lungo e difficile viaggio: Aleksei viene infatti subito mandato in Niger dove il suo destino si intreccerà con quello di un uomo che vive nel Delta del Niger e che ha come missione quella di salvare il suo villaggio dallo sfruttamento.
Un film acerbo ma affascinante
Scritto dallo stesso regista, “Disco Boy” è un film che parte da premesse suggestive e affascinanti, soprattutto grazie a una messinscena di grande impatto visivo e sonoro, merito delle ottime musiche elettroniche di Vitalic, noto disc jockey francese.
Continua la lettura su: https://www.ilsole24ore.com/art/disco-boy-unico-italiano-concorso-berlino-e-esordio-ambizioso-AEoBDKqC Autore del post: Il Sole24Ore Cultura Fonte: https://www.ilsole24ore.com/