Fare l’avvocato – e il giudice – all’epoca di ChatGPT
Questo testo fa parte dello Speciale IA di Italian Tech, dal titolo “Parla con me. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale”, in edicola gratuitamente con il quotidiano La Repubblica a partire da giovedì 23 marzo
Nessuno mi avrebbe creduto se, quando sono entrato per la prima volta in uno studio legale per la pratica forense, 23 anni fa, avessi detto che il processo sarebbe stato telematico e che raccomandate e firme con la stilografica sarebbero state sostituiti con Pec e firme digitali. E invece, in pochi anni, avvocati e magistrati − in alcuni casi forzati dalle norme − hanno completamente cambiato gli strumenti di lavoro.
La rivoluzione è solo all’inizio però. L’avvento di ChatGPT (e di tutte le altre soluzioni di IA generativa) è l’inizio di un cambiamento ancor più profondo per gli avvocati e, in generale, per il
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