Chat Gpt e compiti a scuola: se a correggerli è l’intelligenza artificiale, che ne sarà del ruolo educativo dei docenti?

Abbiamo a lungo parlato di Intelligenza artificiale a scuola e lo stesso ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso il suo parere favorevole, affermando: “Non dobbiamo averne paura, ma dobbiamo governarla. Sappiamo bene che cambierà la nostra società. Non possiamo tenerla fuori dalle scuole, significherebbe non formare i ragazzi al futuro. D’altro canto può rappresentare un rischio, soprattutto se non si formano i docenti a usarla. ChatGpt può essere utile ma può dare anche risultati paradossali se non viene intelligentemente impiegata”.

Con i finanziamenti del Piano Scuola 4.0 questa innovazione continuerà a crescere ed evolversi. Infatti, uno dei due grandi obiettivi del piano sono gli investimenti in ambienti innovativi e in strumenti per la didattica digitale.

L’esperto ai docenti: “Dipende da noi”

Ma qual è il confine tra IA e docenti? Come si può provare a evitare di essere sostituiti? A spiegarlo è

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