La “resistenza” delle farine integrali in un mulino delle Langhe

Un mulino antico profuma ancora di ‘900: c’è un gran rumore, legno a perdita d’occhio ed è tutto uno sbuffo di farina. Il Mulino Sobrino di La Morra nelle Langhe non fa eccezione, anzi è l’eccezione resistente a un’industria che non fa prigionieri. Mentre Renzo ci fa strada fra le macine a pietra del nonno, laminatoi anni ’50, condotte sospese, sacchi di juta e un silos in acciaio – “Siamo stati costretti, quello antico in legno non era più a norma”, il racconto diventa quasi epopea di una famiglia di mugnai al lavoro dal 1945. “Quando con la mia famiglia ci trasferimmo qui, nel sottotetto durante la ristrutturazione trovarono ancora bachi da seta. Nell’800 era una filanda e la struttura in legno è ancora la stessa. Le travi sono così resistenti che sarebbe difficile piantarvi un chiodo”, racconta Renzo Sobrino, a 71 anni ancora ciarliero e in salopette.
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