PSAS, fenoli e cancro

L’esposizione prolungata a due classi di sostanze chimiche largamente impiegate nella produzione industriale è collegata a una maggiore probabilità di sviluppare tumori nelle donne. Secondo una ricerca finanziata dal governo degli Stati Uniti e basata su dati raccolti dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), donne affette da alcuni tumori ormono-dipendenti, cioè la cui crescita è favorita da squilibri ormonali, sono esposte a più alti livelli di PFAS o di fenoli, sostanze chimiche ormai onnipresenti nei prodotti di uso quotidiano che usiamo per mangiare, cucinare, vestirci, pulire casa, e nell’ambiente in cui viviamo.

La ricerca, che è stata pubblicata sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology, non ha riscontrato simili associazioni tra queste sostanze e le diagnosi di tumori negli uomini.

PFAS: che cosa sono. Le Sostanze Perfluoro Alchiliche (PFAS) sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali ampiamente utilizzate nella cosmesi, nel rivestimento delle padelle, nel packaging in cartone per alimenti, nei prodotti tessili e nel mobilio, negli indumenti per sport outdoor, nelle vernici, nei pesticidi, nei prodotti farmaceutici e nelle schiume ignifughe. Sono anche note come “prodotti chimici per sempre” (forever chemicals) perché hanno una struttura chimica che conferisce loro una particolare stabilità termica e li rende resistenti ai principali processi naturali di degradazione (per approfondire).

Rischi ancora sotto indagine. Questo ha fatto sì che nei decenni (sono molto usate dagli anni Cinquanta) le PFAS si siano accumulate nell’ambiente (falde, campi, prodotti agricoli e quindi alimenti), negli animali e nel nostro organismo. Gli effetti delle PFAS sulla salute sono ancora poco chiari, ma sono considerate fattori di rischio per alcune malattie come quelle a carico della tiroide, del fegato e delle ghiandole mammarie, del basso peso alla nascita, del cancro ai testicoli e ai reni, solo per citarne alcune.

Fenoli: che cosa sono. I fenoli sono composti aromatici derivati dal benzene comunemente usati nel packaging del cibo, nelle vernici e nei prodotti per l’igiene personale. Da una reazione tra due fenoli e un’altra molecola si ottiene il bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica usata in diverse tipologie di contenitori per alimenti e bevande, pericolosa per la salute (per approfondire).

Presenti ovunque. Le PFAS in particolare sembrerebbero capaci di interferire con il sistema endocrino, compromettendo crescita e fertilità e alterando i meccanismi ormonali – contribuendo così all’aumentato rischio di forme di cancro ormono-dipendente. Secondo i CDC, queste sostanze sarebbero ormai presenti nel sangue del 97% degli statunitensi, mentre un’indagine della US Geological Survey (USGS) ha riscontrato contaminazione da PFAS nel 45% dell’acqua del rubinetto bevuta negli USA.

Quali tumori? Gli scienziati hanno indagato l’esposizione a PFAS e fenoli dai dati delle analisi del sangue e delle urine di oltre 10.000 persone e hanno messo in relazione queste informazioni con le diagnosi di cancro ricevute. Le donne più esposte a certi composti delle PFAS avevano il doppio, o quasi il doppio a seconda dei composti studiati, delle probabilità di aver ricevuto una diagnosi di melanoma; nelle donne di origine caucasica è stato anche trovato un collegamento tra l’esposizione a PFAS e il cancro all’utero o il cancro alle ovaie, mentre in quelle non caucasiche è stato trovato un legame tra esposizione a fenoli e cancro al seno.

Associazione molto sospetta. Non è chiaro da cosa derivino queste differenze, che potrebbero però dipendere, per esempio, dalle abitudini alimentari o dalla vicinanza a falde acquifere contaminate. Per il modo in cui è stato costruito lo studio, questo lavoro non prova che l’esposizione a PFAS o fenoli causa il cancro, ma è comunque un forte incentivo ad esplorare in modo più attento il ruolo di queste sostanze così diffuse.

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