Excellera Advisory Group si rafforza, Public Affairs Advisors entra nel gruppo

Public Affairs Advisors, società di consulenza specializzata nella progettazione e realizzazione di piani di relazioni istituzionali, lobbying e advocacy in particolare nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle infrastrutture, con oltre 10 dipendenti e collaboratori e sedi a Roma e a Milano, entra a far parte di Excellera Advisory Group.

Excellera, la più grande realtà italiana di consulenza nei corporate affairs, nata dall’unione tra Cattaneo Zanetto Pomposo & Co., Community e più recentemente Value Relations, con il supporto di Xenon Private Equity, ha scelto Public Affairs Advisors con l’obiettivo di consolidare la sua expertise nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle infrastrutture, grazie all’esperienza di PAA; la società di relazioni istituzionali, fondata da Giovanni Galgano nel 2012, ha sviluppato negli anni forti competenze nel public affairs e nel lobbying di settore nonché nell’accettabilità locale di progetti e investimenti e nella comunicazione ambientale di clienti del comparto, anche internazionali.

Dopo poco più di un anno dalla nascita di Excellera possiamo già dire quanto ambizioso fosse il nostro progetto e quanto successo stia registrando; il Gruppo continua a crescere, grazie ad operazioni che ne stanno aumentando il valore e stanno facendo di Excellera un punto di riferimento nazionale in ambiti sempre più strategici. Public Affairs Advisors rappresenta infatti un’altra eccellenza, che si unisce al Gruppo con l’obiettivo di offrire ai clienti team di professionisti ancora più specializzati e sempre più competenti.“, ha dichiarato Gianfranco Piras, Presidente di Excellera Advisory Group e Partner di Xenon Private Equity.

Sono particolarmente felice di accompagnare Public Affairs Advisors in Excellera Advisory Group. – ha dichiarato Giovanni Galgano, Amministratore Delegato di PAA – Si tratta di una straordinaria opportunità di crescita per il nostro business e per il nostro team, che suggella il percorso decennale che ha visto Public Affairs Advisors affermarsi come realtà di riferimento nelle attività di lobbying nei settori dell’energia, delle infrastrutture e dell’ambiente. L’operazione permette di proporci al mercato in maniera ancor più efficace, sfruttando le sinergie e condividendo i valori delle società del Gruppo Excellera”.

“Siamo orgogliosi di poter dare il benvenuto ai nostri nuovi soci e colleghi di PAA e di poter contare su nuovi professionisti che andranno a consolidare la nostra grande esperienza nel mondo dei public affairs. Il mercato del lobbying è infatti in grande evoluzione e sempre più centrale: le aziende hanno acquisito maggiore consapevolezza sull’importanza del rapporto con il decisore pubblico, e il dialogo con le istituzioni è sempre più maturo, grazie alla trasparenza e al valore dei contenuti, che sono le basi di questa professione. Siamo certi che con i colleghi di PAA potremo rafforzare ancora di più la nostra offerta.” ha dichiarato Paolo Zanetto, AD di Excellera Advisory Group e Partner di Cattaneo Zanetto Pomposo & Co.

Sul piano societario, l’operazione vedrà l’acquisizione del 100% delle quote di Public Affairs Advisors da parte di Excellera Advisory Group. Al contempo, Giovanni Galgano, che mantiene la propria carica di Amministratore Delegato in PAA, reinvestirà in Excellera, divenendo socio del Gruppo. 

Advisor legale dell’operazione per Public Affairs Advisors è stato lo studio Parola Associati, con il Founding Partner Lorenzo Parola e l’associate Federica Re.

Advisor legali per Excellera Advisory Group sono stati Pierfrancesco Gelmetti e Dolores Mugherli dello Studio Gelmetti; l’operazione è stata seguita da Deloitte per gli aspetti finanziari, con il Partner Andrea Casella e il Director Gianmarco Ferrari, e da PwC TLS Avvocati e Commercialisti per gli aspetti fiscali, con il Partner Pasquale Salvatore e il Director Alessandro Marzorati.

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Perché creare e far crescere la tua e-learning community

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Esistono, certo, anche tipi di apprendimento individuale, leggere un libro, guardare un documentario o un tutorial, una lezione privata, ma in linea generale l’apprendimento è spesso legato a una comunità.
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Il punto di partenza per la creazione di una learning community è naturalmente l’identificazione di un luogo virtuale come una piattaforma e-learning che possa offrire la possibilità di un apprendimento sincrono o asincrono unito a tutte le caratteristiche che caratterizzano una “scuola”: possibilità di riunirsi in gruppi per collaborare, archivio documentale per i contenuti formativi multimediali, possibilità di contattare in modo rapido tutor e docenti, chat, forum, e spazio riservato a condivisioni di nuove prassi e buone pratiche, in audio o video, quello che in Teleskill chiamiamo Wiki- Experience.
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Tra i docenti è importante scegliere con accuratezza la figura del facilitatore.
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Tanto per fare qualche esempio, un buon facilitatore creerà un piano di contenuti didattici da pubblicare, che potrebbe includere commenti su ulteriori letture dopo una sessione webinar o porre una domanda per generare dibattito. Potrebbe avviare un sondaggio, richieste di riflessione o tenere una webinar di domande e risposte per conoscere in modo sempre più preciso le esigenze dei singoli e del gruppo.
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Anche se la formazione aziendale avviene in una piattaforma e-learning, la comunità deve essere libera di comunicare con altre comunità. Non è un sistema chiuso, ma anzi può essere il modo migliore per attrarre sempre più membri nella nostra e-learning community. Il social learning è quindi un ulteriore strumento per interessare e coinvolgere i discenti al progetto formativo.
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Una learning community richiede una o più comunità di pratica, un luogo virtuale dove poter imparare in modo collaborativo, settorialmente su un argomento specifico. Un’altra caratteristica della comunità di pratica è la volontà di apprendere volontariamente, senza l’input del docente. La comunità di pratica sviluppa una conoscenza di tipo verticale su un dato tema ed è lo spazio in cui i principi di cooperazione e collaborazione diventano più rilevanti. La leadership è diffusa e l’aiuto dei colleghi è di stimolo e di supporto. Un luogo in cui esprimersi per far crescere una cultura collaborativa e condivisa e per apprendere in modo più autonomo rispetto all’apprendimento tradizionale.
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