Violenze a scuola e frasi volgari, prof condannato al carcere. La sua difesa: era metodo educativo contro alunne “svestite”
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Una vicenda davvero riprovevole riguardante un docente di pittura condannato per violenza sessuale a Torino. L’uomo è finito sotto accusa per alcuni atti e alcune frasi davvero fuori luogo rivolti a studenti e studentesse. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Le testimonianze
Il docente, 55enne, avrebbe detto ad un’alunna: “Perché sei lesbica? Sei sprecata”, per poi avvicinarsi con un pennello e massaggiarle delicatamente il viso. A una studentessa piegata con la testa sul banco avrebbe infilato una matita e un fazzoletto tra le natiche: “Non ti piegare che mi istighi”. Mentre a un’altra, che indossava un top, avrebbe sfiorato l’ombelico.
Questi episodi in primo grado gli erano costati la condanna a pagare un’ammenda di 400 euro per molestie e l’assoluzione per violenza sessuale. Un verdetto che ora, in appello, ha subito una parziale riforma. I giudici hanno accolto alcuni aspetti del ricorso e hanno inflitto al docente una pena di un anno di carcere (con sospensione condizionale), riqualificando
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