Da precario, mi vergognerei ad entrare in ruolo via “sanatoria”
Gentile redazione di Tecnica della scuola, il recente cambio della guardia in Viale Trastevere ha ridato luce ad un problema che da anni affligge chi, come il sottoscritto, lavora a scuola: il precariato storico, che genera fratture interne tra i docenti stessi.
Tendenzialmente, sono presenti due linee di pensiero: c’è chi è a favore dei concorsi e chi invece pretenderebbe (sulla base dell’anzianità) una disdicevole “sanatoria”. In questa sede, provo ad esporre la mia posizione: il famoso “doppio canale”.
Da una parte è infatti sacrosanto svolgere il concorso ordinario, atteso da oltre 7 anni per chi vuole abilitarsi; dall’altra sarebbe opportuno avviare …