Scuola, spunta Bella Ciao a scuola: esplode la polemica politica

Scatta lBella a Ciao in una scuola di Deso e scoppia la polemica a scuola.. Come riferisce il Cittadino, la scuola media Gianni Rodari ha inserito Bella ciao nella scaletta delle canzoni della cerimonia di consegna delle bandiere alla presenza del sindaco. Una decisione contestata da Lega e Fratelli d’Italia. Che hanno duramente attaccato la scuola, ricevendo di tutta risposta la minaccia di querela per diffamazione da parte della preside dell’istituto.

LA LEGA NON CI STA

In tempo di epidemia, la scuola media Gianni Rodari ha deciso di invitare in presenza alla cerimonia di consegna delle bandiere solo una rappresentanza degli alunni dell’istituto. Il resto degli studenti ha potuto seguire il tutto da casa. Come ormai consuetudine durante la dad. “Abbiamo appreso che un’ insegnante avrebbe chiesto agli alunni di offrirsi volontari per cantare ‘Bella ciao’ davanti al sindaco, che sarà in visita alle scuole Rodari“, scrive la sezione di Desio della Lega  su Facebook.

Una canzone utilizzata per propaganda politica da parte di insegnanti che, evidentemente, hanno scambiato la scuola dell’obbligo per una scuola quadri di partito. Speriamo solo che si sia trattato di un frainteso, perché altrimenti sarebbe un fatto gravissimo“.

Il partito ha annunciato che si rivolgerà al locale provveditorato agli studi per fare chiarezza e andare a fondo nella vicenda, per raccogliere gli elementi di verifica di quanto è stato riferito. “Se un’insegnante utilizza metodi come questi, minacciando la punizione dell’interrogazione per chi non accetta di compiacere il sindaco cantando Bella Ciao, forse ha sbagliato mestiere. Oppure ha sbagliato scuola, vada a insegnare alla Frattocchie“, conclude la Lega.

LA SCUOLA SI DIFENDE

Sono state dette delle falsità. La canzone Bella Ciao sarà suonata (e non cantata) da 11 studenti, guidati dalla professoressa di musica. È stata scelta questa canzone perché era già nel programma scolastico e i ragazzi la conoscono: essendo in Dad, non avrebbero avuto tempo di impararne un’altra“, ha spiegato la preside dell’istituto Rodari a il Cittadino. “Non c’è stata nessuna costrizione. Per questo presenterò denuncia contro la Lega che ha affermato delle accuse infamanti. Bella Ciao è una canzone che fa parte della tradizione, del patrimonio storico e culturale del nostro Paese“, prosegue il dirigente scolastico. Nel programma musicale dell’evento anche il brano Con le mani di Francesco De Gregori e il Nabucco di Giuseppe Verdi.

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Ultimo giorno di scuola? In casa davanti al computer. Scoppia la polemica a Trento

Di redazione

L’ultimo giorno di scuola? A casa, davanti al computer. Questa è la decisione presa da un dirigente scolastico di un istituto di Trento. Un’indicazione che ha sconvolto la tradizione e generato diverse polemiche.

“Gli insegnanti si collegheranno in Dad con gli studenti per l’ultima giornata di lezioni”, ha scritto la preside nel messaggio inviato a studenti e famiglie. Un addio inaspettato e virtualizzato che ha sostituito l’ultimo giorno di scuola in presenza, quello della festa finale e del concerto, che sono diventati eventi puramente online.
Nel comunicato, nessun cenno esplicito ai disordini dell’anno scorso. Allora, in occasione dell’ultimo giorno di scuola, erano intervenute le forze dell’ordine per garantire la viabilità nelle strade adiacenti al liceo a causa del comportamento degli studenti.
La decisione della preside ha sollevato diverse critiche. Gli studenti, privati della tradizionale celebrazione dell’ultimo giorno di scuola in presenza, non l’hanno presa bene. La scelta, considerata da molti come “diseducativa”, ha destato preoccupazione e disappunto.
La mossa, dunque, ha generato una controversia significativa. Da un lato, c’è l’intento di preservare l’ordine pubblico e di evitare ripetizioni di quanto accaduto l’anno precedente. Dall’altro, però, c’è la percezione di una violazione del diritto a festeggiare un importante rito di passaggio.
Il dibattito aperto da questa decisione pone domande significative. Come si dovrebbe gestire l’ultimo giorno di scuola? Quali diritti e responsabilità hanno studenti, docenti e amministratori? E come equilibrare la sicurezza con la libertà di festeggiare momenti importanti della vita scolastica?
L’ultimo giorno di scuola presso il liceo di Trento ha aperto una discussione che va oltre i confini della singola scuola e che coinvolge l’intero sistema educativo. La scelta di questa scuola può diventare un precedente, un modello da seguire o da evitare. Solo il futuro dirà se tale iniziativa sarà vista come un passo avanti o un passo indietro.

Pubblicato in Cronaca

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