Scuola, Fioramonti: “Ecco la ricetta per il rientro in sicurezza”
Il 26 aprile è vicino. E’ il giorno delle riaperture ma sul capitolo scuola e sulle modalità di rientro al 100% in sicurezza parecchi sono i nodi da sciogliere.
Tra le incognite, i trasporti e, come segnalato dai presidi, il sovraffollamento degli istituti e l’impossibilità in molte classi di mantenere il distanziamento.
Nulla è cambiato rispetto a prima? “Qualcosa lo è, perché circa il 75% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Ma i problemi sono sempre gli stessi. Si parla di riaperture in modo ideologico, senza interventi per garantire la sicurezza”. Lo dice all’Adnkronos l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, indicando la ricetta per riaprire in sicurezza al 100% in 7 giorni: “Acquisto di apparecchi per la sanificazione dell’aria nelle aule; scuola all’aperto, nei cortili e nei parchi; percorso di arruolamento degli insegnanti fatto bene, veloce per consentire da subito la suddivisione in piccoli gruppi”.
“Se riapre tutto sarebbe un vero e proprio paradosso non farlo anche con le scuole – rileva l’ex ministro dell’Istruzione – Il sottosegretario Sasso ha parlato di 150mln di euro per acquistare apparecchi di sanificazione dell’aria nelle aule? Spero siano stati acquisiti perché si ridurrebbe del 90 per cento il rischio di contagio attraverso aerosol”, afferma. In caso contrario, vista la difficoltà di rifornire dell’impiantistica necessaria oltre 40mila plessi in poco meno di una settimana, “va ridotto il rischio nelle classi più numerose, le sovranumerarie erroneamente dette classi pollaio”. Sono censite sul territorio nazionale? “Certo, feci fare un censimento io da viceministro nel Conte 1 su richiesta dell’allora deputata Lucia Azzolina – ricorda Fioramonti”.
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