Bianchi: “Io non voglio sanatorie. Non mettiamo insegnanti che già operano contro i giovani”
Ieri il senatore Francesco Verducci ha dialogato con il ministro dell’Istruzione Bianchi in una conferenza stampa intitolata Prima la scuola. Contro il precariato, per la qualità dell’insegnamento, per i bisogni degli studenti.
Il senatore ha aperto l’incontro elencando alcuni degli aspetti prioritari che interessano la scuola e che necessitano di particolare attenzione in questo periodo storico.
Perché i problemi della scuola non dipendono dalla pandemia, esistono da molto tempo prima, e la pandemia li ha semplicemente messi a nudo.
Sono intervenuti, in videoconferenza e sul tema del reclutamento e del precariato, i segretari generali della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. Essi hanno ribadito la loro posizione: per arrivare a settembre con i docenti in cattedra andrebbero stabilizzati i precari per titoli.
Poi è stato il turno del Ministro dell’Istruzione che, prima di addentrarsi in questi argomenti, ha voluto in primis soffermarsi sulle riaperture: “Sul 26 aprile c’è stata un’azione parlamentare di maggioranza per riaprire le scuole in presenza. Le scuole sono presenti e oggi sono largamente aperte. Non hanno mai chiuso”, ha detto.
La sua ricetta per la riapertura è la seguente: “con tutte l’attenzione ai singoli territori, alle singole scuole, alla singola ragazza o ragazzo che noi sappiamo essere il punto fondante della nostra scuola: dobbiamo tornare verso una scuola che sia non solo in presenza, ma sappia cogliere questo ultimo tratto di questo anno difficilissimo come un tratto che ci porta direttamente verso il nuovo anno.”
Poi è passato al tema del precariato.
“Il tema del precariato si è accumulato negli ultimi 8 anni e i problemi della scuola non sono dovuti alla pandemia. Noi stiamo andando verso una scuola nuova e non ci possiamo permettere di mettere gli insegnanti che già operano contro i giovani. C’è un’operazione di sintesi politica da fare. Non si può immaginare che da una parte ci sono le forze che difendono i vecchi e dall’altra le forze che difendono i giovani.” E per questo fa Bianchi si rivolge al Parlamento con un appello esplicito e diretto: “è il momento di arrivare alla sintesi”.
“Io non voglio sanatorie, parlo chiaro. Voglio individuare percorsi. Ci sono alcuni docenti che hanno già maturato esperienza, chi invece no. Ma dobbiamo arrivare ad una sintesi politica. Tutte le forze politiche si devono esprimere. Nessuno ha parlato di soluzioni di ripiego. Bisogna dare però risposte chiare”, ha detto Bianchi ancora sui precari.
Nella sua idea, la soluzione vincente per il reclutamento, oltre ad un percorso strutturato, potrebbe essere quella di un concorso annuale. Questo permetterebbe a tutti i giovani che completino il percorso universitario, di sapere cosa possono fare per entrare nel mondo dell’insegnamento.