La scuola che boccia, boccia se stessa
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Di redazione
Sulla proroga dell’obbligo delle mascherine al chiuso decisa prevista dall’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza “si va in una direzione dove non si poteva che andare alla fine. La realtà è che se fosse stato per Speranza avremmo tenuto le mascherina al chiuso anche a giugno. La scelta della raccomandazione è in linea con il resto dell’Europa”.
Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova,“mentre per i trasporti pubblici, ospedali e Rsa è condivisibile che rimanga il dispositivo”, aggiunge l’infettivologo.
“Se dovessi dare un voto al Governo? Una sufficienza risicata complessiva ma sulla scuola si prende un 4. Ai ragazzi si sarebbe potuto lasciare questo mese e mezzo senza mascherina in classe. È una ipocrisia italica”.
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Di redazione
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un progetto straordinario per il sud dell’Italia, in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti l’abbandono scolastico, il disagio giovanile e le disuguaglianze presenti nel sistema di istruzione. Tuttavia, le critiche non si sono fatte attendere.
In una nota diffusa recentemente, Gianna Fracassi, segretaria generale Flc Cgil, ha espresso forte preoccupazione riguardo all’efficacia di tale progetto, mettendo in luce alcune mancanze significative.
“L’autonomia differenziata e il taglio delle istituzioni scolastiche sono questioni pressanti che devono essere fermate immediatamente”, ha affermato Fracassi. “Per prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo formativo, abbiamo bisogno di un aumento degli organici, di strutture appropriate e di tempo scuola sufficiente per tutti gli studenti”.
Secondo Fracassi, il progetto proposto da Valditara è estemporaneo e parziale, riguardando solo 150 scuole su un totale di 3.500, e le modalità di implementazione sembrano inadeguate.
In particolare, la Fracassi sottolinea come i 500 milioni di euro del PNRR destinati a risorse anti-dispersione siano un intervento esclusivamente aggiuntivo, non una strategia strutturale di investimenti. “Abbiamo bisogno di una visione a lungo termine, di idee che portino a un ampio processo di riorganizzazione del sistema scolastico nel suo complesso”, ha continuato Fracassi.
Per la leader sindacale, l’autonomia differenziata e il taglio delle istituzioni scolastiche non possono risolvere le questioni fondamentali che affliggono il sistema di istruzione italiano. “Occorrono organici, docenti ed ata per tenere aperte scuole accoglienti e innovative”, ha concluso Fracassi, sottolineando la necessità di un approccio più completo e inclusivo.
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