Pass, spostamenti, zona gialla e scuola: bozza decreto, tutte le novità

Nuovo decreto covid in vista delle riaperture del 26 aprile. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, novità nella bozza del dl con misure e regole sul ritorno della zona gialla in Italia, ma anche sul pass per lo spostamento fra regioni in zona arancione e zona rossa,

visite a parenti e amici, scuola in presenza, ristoranti, palestre e piscine, teatri, cinema e concerti, sport. Le nuove misure sulla pandemia saranno valide fino al 31 luglio, si legge nella bozza.

Secondo quanto contenuto nella bozza, è previsto un pass per gli spostamenti tra zona arancione e rossa.

“Gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome collocati in zona arancione o rossa sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi”,

si legge infatti nella bozza. Il pass verde normato dal dl che arriverà domani sul tavolo del Cdm prevede la validità di 6 mesi per guariti e vaccinati,

solo 48 ore per chi si è sottoposto a un test molecolare o antigenico rapido e avrà validità, c’è scritto nella bozza del decreto, in tutti gli Stati membri. Il certificato verde potrà essere presentato in formato cartaceo o digitale,

prevede inoltre il dl che norma il pass all’articolo 10. Il decreto prevede anche sanzioni per chi falsifica. Per i ‘furbetti’, tra le sanzioni è prevista addirittura la reclusione.

“Se alcuno dei fatti previsti dagli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489, anche se relativi ai documenti informatici di cui all’articolo 491- bis, del codice penale,

ha ad oggetto le certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 10, comma 2, si applicano le pene stabilite nei detti articoli, aumentate di un terzo.

Se la certificazione verdi Covid-19 contraffatta o alterata è utilizzata per svolgere attività o compiere spostamenti vietati ai sensi del presente decreto,

si applicano anche le relative sanzioni amministrative previste dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19”.

Via libera invece agli spostamenti tra regioni dello stesso colore, mentre in zona gialla e arancione si ‘allargano’ le visite a parenti e amici, consentite ora a 4 persone.

Sul fronte istruzione, la scuola torna in presenza, con superiori al 50% e niente deroghe dalle Regioni: unica eccezione alle deroghe, i focolai del virus. In zona rossa, inoltre, scuole superiori in presenza tra il 50% e il 75%.

“Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia,

dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,

nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado, almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca. Le disposizioni di cui al primo periodo non possono essere derogate da provvedimenti dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei Sindaci”, si legge ancora nella bozza del decreto Covid.

La deroga alla scuola in presenza “è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.

I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità,

anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio”, spiega la bozza.

E ancora: “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nella bozza – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica,

affinché, nella zona rossa, sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento,

della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca.

La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza”.
Dal 26 aprile ristoranti all’aperto anche a cena, mentre dal 1° giugno in zona gialla ristoranti anche al chiuso con consumo al tavolo fino alle 18.

“Dal 1° giugno, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione sono consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00,

o fino a un diverso orario stabilito con deliberazione del Consiglio dei ministri”, si legge nella bozza del decreto Covid.

Sempre secondo la bozza, dal 26 aprile in zona gialla torna anche il calcetto, ok agli sport da contatto ma spogliatoi ancora off limits: “A decorrere dal 26 aprile 2021, in zona gialla,

nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. È comunque interdetto l’uso di spogliatoi”, si legge nella bozza.

Sempre in zona gialla, dal 15 maggio via libera alle piscine all’aperto, dal 1 giugno tornano quindi ad aprire le palestre. “A decorrere dal 15 maggio 2021 in zona gialla – recita la bozza – sono consentite le attività di piscine all’aperto

in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico”.

“A decorrere dal 1° giugno 2021 in zona gialla – si legge ancora – sono consentite le attività di palestre in conformità ai protocolli

e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico”.

Dal 26 aprile in zona gialla – secondo quanto contenuto nella bozza -, via libera quindi a teatri, cinema e concerti. Per gli spettacoli capienza al 50%, massimo 1000 persone all’aperto, 500 al chiuso.

“A decorrere dal 26 aprile 2021, in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto

sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale”, si legge nella bozza del decreto Covid,

che continua: “La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori

non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo”.

Dal 1 luglio in zona gialla tornano quindi fiere, convegni e congressi. “È consentito dal 1° luglio 2021, in zona gialla, lo svolgimento in presenza di fiere nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020

e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti, ferma restando la possibilità di svolgere, anche in data anteriore,

attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico”, si legge ancora.

“L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere di cui al presente comma è comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza”.

“Dal 1° luglio 2021, in zona gialla, sono altresì consentiti i convegni e i congressi, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalle deliberazioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020

e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti”, spiega la bozza.

Sempre dal 1 luglio in zona gialla ok all’apertura di terme, parchi tematici e lunapark. “Dal 1° luglio 2021 sono consentite in zona gialla le attività dei centri termali,

nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti”, si legge nella bozza del decreto.

Sempre dal 1° luglio “sono consentite le attività dei parchi tematici e di divertimento, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020

e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti”, si legge ancora.

Articoli Correlati

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Scuole, teatri, ristoranti, palestre: tutte le decisioni di Draghi dal 26 aprile

“Dal 26 aprile tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione”. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi all’inizio della conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Chigi.
Via libera al calcetto dalla stessa data e dal primo maggio in zona gialla si tornerà negli stadi con una capienza massima di mille persone. Stesse regole per i concerti.
Dal 15 maggio sì anche alle piscine all’aperto e dal 1° giugno l’avvio di alcune attività legate alle palestre. Il 1° luglio, invece, potranno riprendere le attività fieristiche. Per gli spostamenti, invece, si pensa a un pass vaccinale sul modello di quello studiato dall’Unione europeo.
“Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia – ha proseguito Draghi – ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”.
Quindi, ha ribadito il presidente del Consiglio, “se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perchè la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti”.
Resterà quindi la divisione dell’Italia in fasce di colore giallo, arancione e rosso e a riprendere l’attività saranno scuole, ristoranti, teatri e cinema all’aperto. Consentita anche l’attività fisica all’esterno.
“Dal 26 aprile – ha confermato il ministro della Cultura, Dario Franceschini – potranno riaprire teatri, cinema, musei e eventi all’aperto con misure di limitazione della capienza che abbiamo lungamente discusso con le categorie e gli esercenti”.
Franceschini ha quindi precisato di aver chiesto al Cts “un allargamento della partecipazione per gli eventi all’aperto che spero superino le attuali 400 persone. Abbiamo bisogno tutti di un’estate con piazze e strade che compatibilmente con la sicurezza siano pieni di spettacolo, musica, danza e prosa”.
A spiegare il motivo delle riaperture è stato, durante la conferenza stampa, il ministro della Salute, Roberto Speranza (che il premier oggi ha nuovamente difeso dagli attacchi della destra). “La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto – ha ribadito Speranza – Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.
Scuole in presenza dal 26 aprile
In zona gialla rafforzata e arancione si tornerà a scuola dal 26 aprile. Nell’ultimo mese di scuola torneranno in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani. Al momento 6,6 milioni frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza. Il decreto legge valido fino al 30 aprile, per la scuola ha previsto che le scuole infanzia, primaria, e il primo anno delle scuole medie siano in presenza in tutto il territorio azionale. Le classi seconde e terze medie sono in presenza al 100% nelle aree arancioni e gialle. Le classi seconde e terze medie in area rossa fanno scuola a distanza. Le superiori sono in Dad al 100% in area rossa; frequentano con percentuali tra il 50 e il 100% in area arancione. “Il 3 maggio devono tornare in classe tutte le studentesse e gli studenti. Mi sembra la logica conseguenza del lavoro avviato nelle scorse settimane” – dice all’Ansa la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia (M5S).
Ristoranti aperti la sera, ma solo con i tavoli esterni
Come detto, il primo segnale per le riaperture sarà già dal 26 aprile. I ristoranti resteranno aperti la sera già a partire dalla stessa data, ma solo con i tavoli esterni e dunque il servizio all’aperto. La svolta il primo o il 3 maggio: riapriranno, come già detto, al 100% tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche in area rossa, cinema e teatri ritorneranno accessibili al pubblico. Un secondo step per le riaperture potrebbe essere fissato il 17 maggio, consentendo la mobilità fra le Regioni.
Cinema e teatri dal 26 aprile aperti con limiti se sono al chiuso
Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli saranno consentiti all’aperto. Al chiuso dovrebbero essere consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio.
Calcetto e stadi
Nello schema di decreto che il dipartimento Sport sottoporrà nei prossimi giorni al consiglio dei ministri si indicherà la possibilità, come riferisce l’Ansa, di tornare dal 26 aprile a fare sport anche di contatto – dal calcetto alle partite di altre discipline – nelle regioni in zona gialla. Sempre in zona gialla dal 1 maggio sarà consentito l’accesso del pubblico negli stadi: negli impianti all’aperto fino a un massimo di 1.000 spettatori e al chiuso fino ad un massimo di 500, per tutti gli eventi sportivi agonistici e riconosciuti di preminente interesse nazionale da Coni e Cip.
Spiagge e piscine al via dal 15 maggio. Palestre dal 1 giugno
Consentiti dal 26 aprile anche gli sport all’aperto, mentre gli stabilimenti balneari e le piscine all’aperto riapriranno il 15 maggio e il primo giugno sarà il turno delle palestre.
Via libera alle fiere dal 1 luglio
Il ministro Speranza durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi ha anticipato che l’attività fieristica potrà riprendere a partire dal 1 luglio.
Spostamenti consentiti con il pass vaccinale
L’idea alla base del “pass” per spostamenti tra Regioni di colori diversi è quella di anticipare il “green pass” europeo. In cosa consisterà il certificato, di cui Draghi ha parlato in conferenza stampa, non è ancora definito e i tempi di definizione “non saranno brevi”, ma fonti qualificate di governo spiegano che si guarda al modello del pass europeo. L’ipotesi è che contenga l’indicazione del vaccino effettuato, di aver avuto il Covid ed essere guarito e potrebbe essere legato anche all’effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti allo spostamento.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000