Promuovere a prescindere, non fa il bene dello studente
Ho sempre pensato che la scuola fosse un’oasi del sapere, nella quale potersi abbeverare, per uscire dal deserto dell’ignoranza, un male sociale che mette da sempre in crisi i valori della democrazia.
Il bene di un qualsiasi discente è lo studio serio e serrato, contro l’omologazione di massa e la “schiavitù” di alcuni status symbol, proposti da programmi televisivi demenziali,da giochi animati interattivi e dal chiacchiericcio a vuoto nei social.
Promuovere con scuse pseudo-umanitarie, anche quando si sa con certezza che non c’è stato il minimo sforzo, non si fa il bene dello studente o della studentessa, ma si dà il patentino per …